Video trasmesso anche su Super J, canale 603 per Marche e Val Vibrata. Servizio di Arianna Cameli e Carlo Fazzini.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- E’ il capo di abbigliamento sicuramente più diffuso al mondo, quello che più degli altri ha resistito negli anni alla desuetudine e alla ciclicità della moda, conquistandosi un posto nel guardaroba di ognuno. Stiamo parlando dei jeans, in origine indumento prediletto dei marinai genovesi che tanta strada ha fatto da allora fino a diventare un monumento sacro della cultura pop.

Quando si parla di jeans, o di denim, il tessuto maggiormente usato per il confezionamento di questo capo, un capitolo di storia se lo merita anche la Vallata del Tronto, che fino a un ventennio fa ospitava molte tra le firme che hanno fatto le fortune del “Made in Italy” in questo specifico comparto, poi la delocalizzazione, il richiamo d’oriente e del suo basso costo del lavoro e quindi l’oblio.

Ad un rilancio del denim e della sua filiera però credono alcune aziende marchigiane, ben consce del fatto che la perdita di grandi commesse non è sinonimo di perdita di conoscenze e capacità tecniche. Ecco quindi che nasce “The lost denim valley”, un progetto messo in piedi da 10 realtà imprenditoriali locali che hanno deciso di creare una partnership, con l’aiuto istituzionale della Cna di Ascoli e di Federmoda, che si pone come obiettivo “la sponsorizzazione di un modello produttivo di qualità, un modello che soddisfi la richiesta di eccellenza e che nel contempo dia nuova linfa a tutto quell’indotto  fatto di lavaggio, confezionamento, accessori ed etichettatura che sta dietro ad un capo in vetrina” ha precisato Irene Cicchiello, funzionaria della Cna.

Come primo passo, dopo la creazione di una rete di imprese operanti nel settore denim, c’è stata la partecipazione delle stesse realtà a “Denim by Première vision”, fiera di riferimento nel settore, svoltasi a Barcellona il 21 e 22 maggio “in cui siamo riusciti a dare visibilità ai nostri prodotti” ha dichiarato la presidente di Federmoda Doriana Marini che ha poi annunciato anche la partecipazione, nel prossimo luglio a Pitti immagine filati, “una mostra evento in cui verranno esposte le produzioni recanti lo specifico marchio “Denim italiano: italian denim makers”  al fine di promuovere la qualità della nostra filiera agli occhi dei brand mondiali del jeans”.

“Abbiamo dimostrato che la voglia e le capacità non mancano a questo territorio” ha dichiarato Alfredo Cossiri, titolare di una delle imprese coinvolte nel progetto “quello che manca talvolta è l’appoggio delle istituzioni-prosegue Cossiri- perché troppo spesso si fa promozione solo per il prodotto finito, dimenticando tutta la filiera che opera al servizio di un brand”.

Le istituzioni locali sembrano rispondere all’appello tanto che la stessa Irene Cicchiello ricorda in conclusione  l’impegno della Cna nel settore moda “con la creazione di due corsi formativi per “Personal Shopper” e “Fashion Designer” che quest’anno formerà 12 ragazzi i quali saranno poi pronti per uno stage direttamente in azienda”.