SPINETOLI- Tonino Silvestri, 48 anni, falegname e “grillino” della prima ora è uno dei candidati alle elezioni comunali che si svolgeranno alla fine di maggio. Riviera Oggi lo ha incontrato per conoscerlo meglio e per far conoscere ai cittadini di Spinetoli i valori, le idee e i propositi che muovono l’esponente di M5S, i quali saranno il futuro della cittadina in caso di vittoria alle elezioni. Democrazia partecipativa e integrazione razziale i cavalli di battaglia di Tonino Silvestri che però non tralascia questioni meno ideali come il lavoro e la valorizzazione del centro storico, il tutto all’insegna della discontinuità col passato, perché come ci ricorda lo stesso candidato, “se si vuole un cambiamento questo deve partire dal basso.”

Si chiude un decennio di amministrazione Canala, qual’è il suo giudizio sull’operato del sindaco uscente?

“Il sindaco uscente tra le sue colpe ha avuto principalmente quella di non avere il coraggio di affrontare i cambiamenti necessari che sono stati imposti negli ultimi anni dal dinamismo politico e sociale sia a livello nazionale che locale. Avrebbe potuto coinvolgere di più i cittadini invece di cercare le risposte solo all’interno del suo partito finendo per chiudersi all’interno dello stesso. C’è poi stato uno sperpero inutile di soldi della collettività, il primo esempio di ciò sono i 2 milioni di euro spesi per l’università di Spinetoli, quando, a mio avviso un’università in un centro così piccolo non ha senso perché uccide lo spirito universitario che oltre alla didattica è fatto di relazioni umane tra persone diverse e provenienti da mondi diversi, uno scambio di esperienze  e culture che, per forza di cose, in un centro piccolo come il nostro è irrealizzabile.”

Quali sono i problemi più urgenti che affliggono Spinetoli in questo particolare momento storico?

“La crisi economica ovviamente è un problema grande, la penuria di lavoro, oltre ad avere una certa rilevanza di per sé, si porta dietro un’ ulteriore strascico di questioni sociali, come l’intolleranza razziale verso gli immigrati che vivono nel territorio comunale, l’intolleranza razziale è deriva umana che va prevenuta in due modi: insegnando l’integrazione ai bambini a scuola così che siano accompagnati da questo valore per tutta la loro crescita di cittadini e poi cercando il dialogo con le comunità di stranieri, finché ognuno rimane chiuso nei propri schemi sociali senza cercare il contatto con chi è “diverso” non andremo lontano. Un altro scempio che stiamo vedendo in questi anni è la totale svendita del territorio, hanno privatizzato la farmacia comunale, hanno svenduto ad un ente privato l’oasi “La Valle” che era un patrimonio di tutti, un lascito di Agata Voltattorni a tutta la comunità di Spinetoli e la stessa cosa sta succedendo con “Gastronto”, l’ente pubblico per la gestione del gas che condividiamo con altri 4 comuni della vallata e che a quanto ne sappiamo è pronto per essere venduto a privati, con tutte le conseguenze che un’azione del genere porterebbe con sé in termini di potere di contrattazione con i venditori di gas.”

Venendo alla situazione idrogeologica, il Tronto fa paura?

“Pagliare è nata con lo stesso Tronto, se vogliamo fare un po’ di storia, la stessa frazione prende il suo nome dai pagliari, le case di paglia che sorgevano proprio lungo il fiume e che, ai tempi dello stato pontificio, servivano i contrabbandieri che svolgevano le loro attività lungo il corso del Tronto. Questa digressione serve a far capire che bisogna rispettare di più una risorsa naturale che è parte integrante della nostra storia, per fare un esempio, in alcuni paesi del nord Italia usano i fiumi come vere e proprie stazioni balneari, una cosa impensabile da noi per il grande inquinamento che affligge il corso d’acqua, tra pesci morti e acque dai colori improbabili, addirittura a Campolungo c’è una discarica che sorge in mezzo all’alveo del fiume, non ai lati ma in mezzo all’alveo, una cosa fuori dal mondo. Quello che voglio dire è che bisogna rispettare la natura e ridurre al minimo gli interventi umani, la natura va rispettata perché prima o poi, volenti o nolenti, il suo ruolo se lo riprenderà.”

Cosa pensa del centro storico di Spinetoli, progressivamente abbandonato e che forse merita una valorizzazione?

“Recentemente mi è capitato di accompagnare la senatrice Serenella Fucksia (del Movimento 5 Stelle) a margine di un incontro politico che c’è stato in zona, a fare un aperitivo in piazzetta Belvedere in pieno centro a Spinetoli e devo dire che in quell’occasione, anche con lei abbiamo parlato di come il paesaggio dinanzi a noi non avesse nulla da invidiare ai paesaggi toscani, che però a differenza di quelli marchigiani sono venduti ai turisti con molta più maestria, anche perché sono curati esteticamente in modo migliore rispetto ai nostri. Quindi la soluzione per valorizzare il centro storico sta nel dotarsi di un piano edilizio che ne migliori l’aspetto esteriore e in secondo luogo nel portare a Spinetoli eventi culturali di un certo spessore che attraggano le persone e che non siano le solite sagre di paese.”

Qual’è la sua posizione sulle proteste a seguito del posizionamento dell’antenna nei pressi della scuola elementare appena inaugurata?

“Se ci sono stati errori sul piano antenne devono essere sentiti i cittadini, che peraltro si sono già mobilitati con la creazione di diversi comitati e tastando il polso della gente pare proprio che questi ripetitori siano osteggiati, soprattutto perché sono stati piazzati selvaggiamente, senza criterio, addirittura l’amministrazione non ha avvisato l’azienda che ha issato il traliccio telefonico del fatto che nelle vicinanze sarebbe sorta una scuola elementare, non mi sembra un dettaglio da poco da tacere questo sinceramente. In ogni modo, visto che la democrazia partecipativa è il valore principe che vorremmo portare a Spinetoli, la soluzione ideale sarebbe indire un referendum consultivo senza quorum per stabilire le sorti di queste antenne.”

Capitolo tasse comunali, in caso di sua vittoria aumenteranno o diminuiranno?

“Per quanto riguarda le tasse l’unico margine di manovra che ci permetterebbe di abbassare la pressione fiscale sulla collettività ce l’abbiamo soltanto sull’addizionale comunale Irpef, ma laddove non c’è margine di manovra io sono abbastanza sincero da dire che non si può fare molto, non farò annunci elettorali o promesse eclatanti che so di non poter mantenere, è una questione di onestà e trasparenza nei confronti della collettività. A dire il vero ci sarebbe la possibilità di abbassare la Tarsu nel caso riuscissimo a diventare un comune più virtuoso nella raccolta differenziata portando il nostro attuale 47% di raccolta ad un 65% che ci permetterebbe di abbassare gli oneri a carico degli abitanti, ma questo comporta una capillare educazione dei cittadini alla differenziata, un’educazione che ancora una volta deve partire da chi è maggiormente plasmabile in questo senso, ovvero i bambini.”

Di che seguito gode il Movimento 5 Stelle a Spinetoli, vi siete posti un obiettivo elettorale?

“Il seguito di cui gode il Movimento a Spinetoli è buono, soprattutto tra i giovani, di cui ne abbiamo anche molti in lista. Ma sinceramente non è facile quantificare in voti il nostro seguito perché questi ultimi, soprattutto in una piccola realtà sono tutt’altro che sicuri perché regna la paura di cambiare, di esporsi politicamente per una svolta anche se quella svolta è profondamente desiderata. Per fare un esempio mi sono sentito dire da diversi cittadini che avrebbero votato il Movimento 5 Stelle alle elezioni europee ma non a quelle comunali per paura di fare cosa sgradita a qualcuno. Sinceramente io questi ragionamenti non li accetto perché se si vuole un cambiamento reale questo deve partire dal basso.”