GROTTAMMARE – “Ottimizzazione del personale, risparmi sul funzionamento della macchina comunale, più risorse alle scuole e al sociale, nessun aumento dei buoni mensa e del servizio scuolabus, più prudenza e solidità dei conti: rigeneriamo il bilancio per affrontare un futuro incerto”. Sono questi i principi che il sindaco Enrico Piergallini e il vicesindaco Alessandro Rocchi hanno seguito per costruire il Documento di Bilancio 2014, che sarà sottoposto alla Giunta prima di approdare in Consiglio entro la fine di aprile.

“Abbiamo compiuto scelte difficili ma necessarie – annunciano gli amministratori – in tre anni, risparmieremo oltre 500 mila euro sulle spese per il personale e il funzionamento della macchina comunale, doteremo i Servizi sociali di 300 mila euro in più per contenere gli effetti distruttivi della crisi, erogheremo 6 mila euro all’anno in più alle scuole per attivare nuovi progetti dedicati alla formazione delle nuove generazioni, ridurremo di circa 150 mila euro le spese degli altri settori, primo tra tutti, purtroppo, la cultura, con tagli che tuttavia non ne comprometteranno la funzionalità”.

Una sfida questa resa ancora più difficile dalla necessità di prepararsi al 2015, anno in cui avverrà un cambio storico nelle modalità di gestire i conti dei Comuni, in linea con il processo di riforma sull’armonizzazione contabile degli enti territoriali. “Già da quest’anno ci prepariamo al passaggio verso la nuova contabilità: il Bilancio 2014, infatti, non userà gli incassi della Bucalossi per finanziare le spese correnti e prevedrà un fondo svalutazione crediti di 260 mila euro come paracadute: così facendo avremo un bilancio più solido e in sicurezza”.

Sul fronte delle entrate, invece, non sono previsti aumenti per i servizi a domanda individuale come le mense scolastiche, il servizio scuolabus e l’asilo nido, affinché non si gravino di ulteriori costi le economie della famiglia. Sacrifici, invece, verranno dall’applicazione della Iuc-Imposta unica comunale: “Oramai, facciamo gli esattori per conto dello Stato. Basti pensare che la metà degli incassi aggiuntivi che verranno dall’applicazione dell’Imu e della Tasi dovranno essere trasferiti allo Stato; questa politica dei governi centrali purtroppo non è più sostenibile poiché scarica sul comune i problemi derivanti dal debito pubblico nazionale. Mi auguro che il nuovo Governo intervenga al più presto su questa situazione paradossale, non dico trasferendo maggiori risorse ai Comuni, ma semplicemente consentendo al Comune di investire sul territorio le risorse dei suoi cittadini. Per parlare più concretamente, si pensi che nel 2014 lo Stato trasferirà al comune di Grottammare circa 665.000 euro e il comune dovrà trasferire allo Stato 1.270.000 euro, praticamente il doppio”.

Il quadro normativo, comunque, è ancora in evoluzione e i dati provenienti dal Governo centrale ancora non sono definitivi: “Abbiamo previsto, per prudenza, il peggio. Speriamo che nei prossimi giorni arrivino dal Governo notizie migliori”.