Prosegue la disamina del programma di mandato. Nello scorso post è stata analizzato il capitolo “La cultura del controllo della spesa(vedi qui link); scorrendo il documento il secondo capitolo è “Ambiente, mobilità, qualità urbana e della vita”.

L’incipit di questa sezione è esaltante ed è impossibile non essere d’accordo “Le principali città europee da anni impostano le loro politiche di sviluppo sul rispetto dell’ambiente, sulla vivibilità, sulla mobilità alternativa, sulla progettazione del verde pubblico e sulle energie rinnovabili. Queste sono le parole chiave per il futuro della nostra città, che dovranno guidare le nostre scelte in materia urbanistica, nella progettazione di opere pubbliche, nella redazione di un Piano della Mobilità, nelle scelte energetiche e nel creare un benessere diffuso“.

Sul tema delle energie rinnovabili è innegabile che sia stato fatto molto: gli edifici pubblici hanno quasi tutti installato dei sistemi di produzione di energie elettrica tramite pannelli fotovoltaici e si è anche “esagerato” con le pensiline fotovoltaiche che sicuramente sono in linea con quanto scritto nel mandato (infatti non c’è alcun riferimento all’impatto paesaggistico prodotto).

Anche sul tema della raccolta differenziata, con il porta-a-porta sono stati ottenuti buoni risultati, ma il programma di mandato non si limita a questo, va oltre: “Nei prossimi cinque anni pensiamo anche alla realizzazione di una seconda ricicleria comunale a nord della città, la creazione di un centro del riuso, dove poter scambiare i beni che sono ancora utilizzabili, creando una rete con i mercatini dell’usato; l’incentivazione della vendita di prodotti alla spina coinvolgendo la Grande Distribuzione ed i minimarket di quartiere; una nuova distribuzione del kit di pannolini ecologici per neonati; la messa a disposizione di uno spazio per il Mercato dei prodotti della terra, beni dei produttori locali che hanno una ottima qualità e prezzi più bassi perché a KM 0, coinvolgendo anche Gruppi di Acquisto Solidale e avvicinando così il produttore al consumatore” ma su questo fronte si è alzato troppo il tiro non riuscendo a fare praticamente nulla di quanto promesso, credo che molti cittadini potevano già ritenersi soddisfatti per i risultati raggiunti, non capisco perché si sia voluto “strafare” disattendendo così, finora, una parte del programma di mandato.

Si arriva al tema della mobilità, interessante la proposta di un Piano per la Mobilità, ma la proposta appare molto vaga e poco concreta. Appare interessante anche la proposta dell’accordo di Programma con RFI per lo spostamento del capolinea dei bus e un sottopasso in via Esino; ma questi temi non sembrano mai essere pervenuti nell’ordine del giorno della giunta. Ma su tutte le proposte spiccano gli evergreen della Metropolitana di superficie e della bretella collinare, vengono citati molto rapidamente, eppure questi tema non sono mai entrati nell’agenda politica della giunta, sebbene dubito che ci sia una agguerrita opposizione su certi argomenti. Compare anche il riferimento alla ZTL prevista da via Moretti a via Roma

Compare anche un tema di grande attualità come l’impianto di stoccaggio del gas in zona Agraria che, come si riporta nel documento, “avrà la nostra massima attenzione” con l’intento di “tutelare la salute e la sicurezza dei residenti“. Dopo un iniziale movimento che ha portato il comune a rivolgersi anche all’Università di Camerino (in particolare con lo Spin-off Terre.it) per approfondire la questione, adesso il tema sembra non essere alla ribalta e l’attenzione rischia di scemare e dunque il tutto è caduto nel dimenticatoio.

Grande attenzione è riservata anche alla Sentina che vede il completamento del ripristino dell’area umida (coerentemente con quanto riportato con il documento), ma anche qui, gettando il cuore oltre la siepe, si promette troppo… “Ma questo non basta, intendiamo la Riserva Sentina come luogo dal potenziale incredibile per il turismo scolastico e naturalistico. Per questo sarà importante continuare con il lavoro iniziato intercettando fondi che permettano di trasformare la Torre sul Porto in un centro di educazione ambientale dove la formazione e l’informazione di residenti, turisti e studenti saranno l’obiettivo principale. L’operazione di valorizzazione della Riserva Naturale dovrà tener conto della necessità di proteggere dall’erosione quell’unico tratto costiero del nostro Comune rimasto ancora indifeso dalla furia del mare, in modo che gli investimenti che si stanno faticosamente portando avanti, grazie ai fondi regionali ed europei, siano salvaguardati.“. Su quest’ultimo tema non si è visto molto di quanto promesso né per la Torre sul Porto né per la difesa dall’erosione. Ma la Sentina è da sempre un tema complicato da affrontare per la miriade di portatori di interessi (c’è anche il comune di Ascoli) e per il futuro che quest’area deve avere. Forse è stato promesso con troppa superficialità, questo è un tema dove sarebbe necessaria un’ampia partecipazione della cittadinanza ed un confronto politico per decidere come dovrà riqualificarsi quest’area.

Nel programma di mandato si continua con temi evergreen come il Parco Marino, infatti il documento riporta che “l’istituzione del Parco Marino non può più attendere” e “manca la firma del Ministro dell’Ambiente” ma non risulta che le cose siano andate troppo avanti, forse se la Giunta ci crede davvero, così come fatto per la sentenza a Roma, sarebbe il caso che l’assessore di riferimento si vada a trovare il Ministro (o chi per lui) per sollecitare questa firma!

Infine, in questa sezione del programma di mandato compare anche l’impegno a “creare momenti di partecipazione più ampia da parte dei cittadini alla vita decisionale della città“. Questo sembra in totale disaccordo con quanto fatto e dimostrato finora da questa giunta. Infatti nulla del genere è mai approvato in consiglio comunale.

Alle prossime puntate.