SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non mi è stato notificato nulla”. Lo dice Alberto Malavolta, presidente dell’associazione “Amici del Carnevale”, colpita ad inizio settimana dall’ordinanza firmata dal sindaco Giovanni Gaspari che dichiarava “la temporanea inagibilità” dei capannoni presso l’ex stadio Ballarin, disponendo inoltre “lo sgombero delle persone occupanti, volontari o proprietari”.

Ma l’hangar continua ugualmente ad essere frequentato per ultimare le opere di cartapesta che sfileranno per la città domenica e martedì pomeriggio. Un appuntamento che, secondo gli organizzatori, non dovrebbe essere a rischio. “Il lavoro prosegue. Fino a quando non ci arriveranno comunicazioni per noi tutto resterà come prima”.

Martedì sera i Carabinieri si sono recati nella struttura. “Non hanno potuto far altro che prendere atto della situazione. La nostra presenza era legittima e ci hanno lasciato proseguire nella sistemazione dei carri. Sono preoccupato da tutte queste voci che girano su di noi – ammette Malavolta – mi hanno deluso gli amici un tempo vicini e che ora mi remano contro”.

L’ordinanza del primo cittadino richiamava al “rischio infortunistico elevato, dovuto alla presenza di attrezzature di lavoro non idonee e ad ambienti angusti che risultano in scarse condizioni igieniche”. Si faceva quindi riferimento a delle operazioni “effettuate in condizioni precarie di igiene e sicurezza, derivanti dal rischio di incendio elevato per la presenza di carta, vernici, legname e bombole di gas e per la mancanza di mezzi estinguenti idonei, nonché per l’assenza di vie di fuga”.

Nulla esclude che la disposizione possa essere ufficializzata entro il weekend. In quel caso, i carristi potrebbero tutelarsi predisponendo i mega-pupazzi nello spazio antistante il Ballarin, o direttamente nell’area portuale. L’altra ipotesi, per ora lontana, è che sia il sindaco ad autorizzare un “accesso lampo” nel deposito nei giorni di festa per far uscire i carri in strada.