SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Governo accerchiato. E se persino il segretario del partito di maggioranza relativa, Matteo Renzi del Pd, giudica una “vergogna” l’emendamento approvato in Senato coi voti di Scelta Civica, Nuovo Centrodestra e lo stesso Pd, significa proprio che l’autogol è clamoroso.

Si tratta di un emendamento che mira a punire quei comuni che hanno deciso di combattere il gioco d’azzardo in diverse forme e che, nei comuni della Riviera delle Palme, hanno visto le amministrazioni comunali incentivare la dismissione delle slot machine nei locali in cambio di un importante sconto sulla tariffa dei rifiuti.

L’assessore alle attività produttive di San Benedetto Fabio Urbinati, del Partito Democratico, ad esempio, scrive: “Ora vogliono penalizzare i comuni che adottano misure contro le ludopatie. Penso sia uno schiaffo soprattutto a tutti i volontari delle associazioni no-profit che ogni giorno si trovano ad affrontare questa piaga che sta distruggendo tante famiglie. Vergogna!” tuona senza mezze parole.

A pochi chilometri di distanza, invece, Lorenzo Rossi di Rifondazione Comunista ha gioco facile nel criticare: “Questo governo e questa maggioranza parlamentare hanno già fatto abbastanza danni, e ora devono riparare all’ennesimo. Due giorni fa una senatrice del Nuovo Centro Destra di Alfano ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità, approvato anche con i voti di Scelta Civica e del Pd (Renzi non faccia il furbo!), con il quale si prevedono tagli ai trasferimenti per quei Comuni, come Grottammare, che hanno adottato misure contro la ludopatia: da noi abbiamo previsto che gli esercenti che, potendoli avere, rinunciano ai giochi con vincite a premi, hanno un taglio del 30% della Tares (tributo già di per sé ingiusto, perché contiene una maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato che non c’entra nulla con l’immondizia ma va allo Stato per tutt’altri fini facendo passare per esattori i Comuni, e iniquo, per come sono state studiate dal governo le categorie commerciali, con le banche avvantaggiate da sconti del 50% circa e gli ortofrutta o le pizzerie al taglio che hanno avuto aumenti minimi del 300%). E’ vergognoso che un governo, anziché premiare chi come noi lotta contro la ludopatia, possa pensare di tagliare soldi ai Comuni, enti in prima linea e già angustiati da anni di tagli e di Patto di Stabilità Interno, “colpevoli” di aver ridotto incassi per lo Stato costruiti sulla malattia del gioco”