MARTINSICURO – Riqualificare la zona Tronto attraverso una serie di interventi che mirano a ridurre l’insicurezza sociale di quella problematica parte della città. E’ questo l’obiettivo del progetto “Mytol” (acronimo di My town our lives), che verrà presentato venerdi 25 ottobre, prima con una passeggiata mattutina, organizzata in collaborazione con la Scuola Blu e la Croce Verde, poi con un convegno pomeridiano in sala consiliare.

Il progetto, che si svilupperà in tre fasi, è stato finanziato quasi interamente con fondi regionali (di circa 56mila euro) e con una compartecipazione del 10% del Comune di Martinsicuro. Dopo una prima fase di comunicazione, volta a far conoscere l’iniziativa ai cittadini e a ristabilire una visione della zona svincolata dall’associazione, quantomeno mentale, con la tossicodipendenza e la microcriminalità, piaghe queste che affliggono da tempo tutta l’area e soprattutto il canale delle acque alte che attraversa il quartiere, noto come “Cavatò”, si passerà ad una riqualificazione urbana di tutta l’area nord. In particolare, si interverrà proprio sul canale, diventato luogo simbolo del degrado urbano di tutta la zona. Verranno inserite lungo il percorso delle panchine e verrà creato uno sgambatoio per cani, oltre a tante migliorie, non ultima un’illuminazione più adeguata. L’idea è quella di poter far tornare i martinsicuresi a frequentare la zona, scoraggiando così la presenza di eventuali strani avventori.

La terza fase invece è diretta ad affrontate i problemi legati alla tossicodipendenza e comportamenti devianti correlati (ad esempio spaccio, prostituzione, furti etc.). Verranno effettuate campagne di prevenzione nelle scuole e attività di sensibilizzazione attraverso partnership con associazioni che lavorano nel sociale. Infine in questa fase verrà attivato il Social Blog Mytol, un utile strumento online che  fornirà supporto ai giovani che vivono in contesti ad alto rischio o che abbiano problemi di dipendenze. Due esperti risponderanno a tutte le domande che arriveranno dal blog, garantendo l’anonimato degli utenti.