ALBA ADRIATICA – Sequestrati beni alla famiglia Levakovic per 800mila euro. Una villa, due appartamenti, 18 conti correnti: a tanto ammonta il patrimonio della famiglia rom a cui sono stati apposti i sigilli. La Divisione Anticrimine – Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura di Teramo ha dato esecuzione al decreto di sequestro dei beni emesso dal tribunale di Teramo – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Carlo Levakovic, rom di 56 anni di Alba Adriatica, pregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona.

Levakovic, attualmente è agli arresti domiciliari per tentato furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Autore di numerosissimi reati contro il patrimonio, in particolare furti in abitazione, e contro la persona, ha agito non solo nella provincia di Teramo ma ripetutamente anche in varie località italiane, tanto da essere giudicato dalle forze dell’ordine un elemento di elevata pericolosità sociale. Nel contesto familiare emerge anche la figura del figlio Danilo, coinvolto nell’efferato delitto perpetrato in Alba Adriatica nel novembre 2009 nei confronti di un giovane imprenditore del luogo, Emanuele Fadani. Il decreto del tribunale è stato emesso in accoglimento dell’articolata proposta del Questore che ha consentito così di “svelare” l’esistenza dell’ingente patrimonio immobiliare e finanziario nella disponibilità di Levakovic, non derivante da attività lecite. Il patrimonio è formalmente intestato ai suoi più stretti familiari che, pertanto, rivestono la qualità di prestanome. Ad essere posti sotto sequestro sono stati una villa coloniale ubicata in via Bafile ad Alba Adriatica, due appartamenti a Martinsicuro (in via Roma e in via Buonarroti), 18 conti correnti aperti in diversi istituti di credito, per un valore complessivo di 800mila euro. Il tribunale ha anche convalidato la richiesta del Questore di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per due anni.