SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mai visto niente. A quanto pare, nessun esponente della giunta, eccetto l’assessore Paolo Canducci, aveva visionato un rendering del progetto inerente i pannelli fotovoltaici sulle pensiline dei parcheggi. Ed oggi, ad accordo sancito e a lavori quasi ultimati, la lamentela è unanime: “Potevano essere meno impattanti. Fatto sta che gli aspetti tecnici non spettano né al Consiglio né alla giunta”.
Del progetto si parlò per la prima volta a fine 2006, quando l’assise diede formale indirizzo favorevole “alla concessione delle superfici di copertura degli edifici comunali per l’installazione di impianti fotovoltaici, invitando gli Uffici a valutare lo stato degli stessi edifici, al fine di individuare quelli idonei all’iniziativa”. Cinque anni dopo, il 21 marzo, sempre il Consiglio offrì ulteriori indirizzi “al fine di ampliare le possibilità di sfruttamento degli spazi pubblici”, per la realizzazione di impianti solari.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, narra il proverbio. Di conseguenza, adesso qualche esponente di spicco si pente di aver votato a fiducia. Il lungo iter sarebbe infatti stato illustrato “a rate”, con l’ultima deliberazione della giunta del 7 marzo scorso – quasi automatica – sancita nonostante l’assenza del sindaco Giovanni Gaspari. D’altronde erano gli step conclusivi.
I kilowatt globali prodotti saranno 2.242 e verranno venduti ad 11 euro l’anno, per un guadagno di 24 mila euro ciascuno. Per quanto concerne le aree esterne, in principio erano state individuate zone successivamente accantonate, tra cui spiccavano Piazza San Filippo Neri, Via De Gasperi ed un tratto di percorso sull’Albula. Problematiche conseguenti l’allaccio alla rete Enel e difficoltà nell’ottenimento di alcuni permessi ed autorizzazioni, hanno fatto sì che venisse indicato il parcheggio in Piazza Aldo Moro, antistante il Palariviera, capace di raccogliere circa 600 kilowatt.
Le pensiline avranno quindi i seguenti picchi di potenza: 60 kilowatt negli stalli di Via Togliatti, 103,2 in Piazza del Pescatore, 102 in Via D’Annunzio e ben 601,8 al Palariviera.
La lista degli oppositori è infinita e, col passare del tempo, si allunga sempre più. Legambiente, il Circolo dei Sambenedettesi, l’ex assessore Gino Troli, per non parlare dei Comitati di Quartiere, imbufaliti per non essere stati minimamente informati sulla vicenda. In zona San Filippo sono comparsi i primi striscioni polemici (“Il parcheggio della vergogna. Senza speranza”), mentre c’è chi, avanzando l’ipotesi di cortei e manifestazioni sulla scia di quelli organizzati in contrasto alla centrale Gas Plus, fa notare come gli interventi siano stranamente partiti in contemporanea.
In maggioranza l’imbarazzo è palpabile. Il timore fa rima con l’impopolarità crescente dell’amministrazione Gaspari, aggravata recentemente pure dalla spedizione di Mosca. I politici di lungo corso riattivano addirittura la memoria, azzardando il paragone con l’ultimo Perazzoli, che si giocò l’elezione alla Camera dei Deputati con la trovata della pista ciclabile lungo Viale De Gasperi.
Infine, riemerge nuovamente il nome di Loredana Emili. Ancora nei panni di capogruppo del Partito Democratico, per sbloccare la querelle sui lavori dello stadio propose di offrire all’impresa Troiani&Ciarrocchi l’opportunità di coprire con i pannelli i parcheggi circostanti il Riviera delle Palme. La replica fu picche: “Non si incasserebbe abbastanza”. Col senno di poi, però un quesito sorge spontaneo: perchè proprio quel perimetro – lontano dal centro e dalle abitazioni – è stato dimenticato dal progetto?
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Ancor di più San Benedetto frazione di Porto d’Ascoli, nel capoluogo nessuna piazza nessun parcheggio pannellizato, l’ultimo pannello in zona Ragnola, con il parcheggio non parcheggio del comune in pIazza A. Moro, che non ho capito se è pubblico o privato…
Che dire di tutta questa brutta storia? Il tutto si può sintetizzare in un solo termine: “inadeguatezza”!!! Inadeguatezza dell’attuale Amministrazione che, in pratica, approva “a scatola chiusa”, senza quasi neppure sapere di cosa si stia parlando, senza prendere visione alcuna di progetti e carte tecniche, senza domandare ai “tecnici”, senza porsi interrogativo alcuno… Inadeguatezza della pseudo opposizione consigliare che, regolarmente, apre appena “un occhio” a cose ormai fatte ed approvate, strepita con voce flebile ed appena udibile, per poi tornare subito subito nel suo beato ed annoso letargo.. Eppure sono convinto che, a parti invertite, ad es.con un eventuale sindaco… Leggi il resto »
Scrive bene ma io sono pignolo e non condivido questa sua generalizzazione “un eventuale sindaco PD+L, questi sarebbe già stato letteralmente seppellito da interrogazioni, articoli di stampa, trasmissioni radio e Tv…“
Ti assicuro che da membro del comitato di quartiere di Sant’Antonio non siamo stati informati di nulla.
Il primo scandalo è che dal 2006 ad oggi sono passati ben 7 anni per partorire questo pastrocchio? E nessuno ha avuto il tempo di fare una review di questi lavoro? Qui sento puzza di stipendi “rubati”….
Direttore,
naturalmente quello dell’eventuale sindaco del centrodestra, assediato da un’opposizione attenta ed attiva, è solo un’immagine di esempio, che ho però voluto usare ricordando un po’ quello che accadde durante la Giunta Martinelli, con un Giovanni Gaspari che allora dimostrò di saper fare davvero opposizione consigliare…
E’ vero. Giovanni Gaspari è stato ed è molto bravo a fare opposizione…
SALVE A TUTTI Dopo il tragico inchino della nave Concordia all’isola del Giglio il comandante Schettino e tutto il suo staff , dopo aver combinato con incredibile leggerezza il disastro, se la diedero a gambe per primi lasciando in balia delle onde oltre 4 000 persone , tre morti, 14 feriti, e ancora molti dispersi , a dimostrazione di un pressappochismo tipico di alcuni connazionali . Scusate per la similitudine , ma in questa vicenda mi viene spontaneo leggere un simile risvolto anche se le conseguenze di certo non sono le stesse. Qualcuno tra i vari commenti ha affermato che… Leggi il resto »
Spunto per un indagine alla redazione di RO: sapete che con la fine di marzo gli incentivi hanno subito un ulteriore forte ribasso? La data di allaccio degli impianti alla rete enel fa fede ai fini del calcolo della tariffa incentivante….quale sarà la data ufficiale di allaccio dei mostrimpianti (la m non è un refuso)..o, peggio ancora, qual è stata la data di allaccio (sarebbe assurdo oltre che illegale vedere allacciati impianti non ancora ultimati)… Quanti danari ha perso la collettivita’ con questa attesa lunga sei anni in cui si sonno susseguiti ben 5 conti energia con tariffe sempre più… Leggi il resto »
ogni anno il conto energia si è sempre ridotto… per cui…. ennesimo fallimento di Gaspari… inizio ad annoiarmi, ormai i bookmakers hanno ritirato le quotazioni sui progetti di Gasperi.
Hai ragione Icus: infatti, se non hai notato, lavorano al montaggio anche di domenica….