SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Basterebbe un semplice business plan, chiaro e lineare, da scrivere e stampare in un paio d’ore, per valutare l’utilità (o meno, per i detrattori) della Campagna di Russia dell’amministrazione comunale sambenedettese.
Se infatti il costo di 40 mila euro (tra viaggio, pernottamento e cene da offrire ai tour operator russi) ha destato molte polemiche, come ogni cifra è un valore relativo e da confrontare alle “entrate” previste o prevedibili.
Se fossero zero, ad esempio, parleremmo di sperpero di energia e tempo. Se invece fossero 4 milioni, si chiederebbe per l’anno venturo di raddoppiare o triplicare gli sforzi.
Purtroppo, e qui sta la pecca dell’amministrazione comunale – come, purtroppo, quasi tutte le amministrazioni comunali – non è stato comunicato né il punto di partenza sulla situazione del turismo russo a San Benedetto del Tronto (lasciando perdere la questione dell’intera Riviera delle Palme o della Provincia di Ascoli), né è neppure facile sapere quali sono le previsioni riguardanti l’incremento atteso.
E, sia detto, reperire informazioni sui flussi turistici a San Benedetto non è cosa semplice, nonostante sarebbe doveroso pubblicare un Pdf on line da parte dell’Osservatorio regionale. Così, nonostante giorni di telefonate ed e-mail, non abbiamo dati aggiornati. Appena li avremo, il nostro esempio seguente sarà realistico.
Qui abbiamo un dato regionale, che testimonia come dal 1998 al 2007 il turismo russo, nelle Marche, ha ridotto del 33% gli arrivi (16.255 nel 2007).
In mancanza di dati, e in attesa che presto possiamo sostituire i nostri numeri indicativi con quelli ufficiali, ecco in che modo occorrerebbe lavorare.
Poniamo che nel 2010 le presenze russe a San Benedetto (ovvero le notti trascorse nelle strutture turistiche) siano state 8 mila, nel 2011 8500, nel 2012 9000. Una tendenza che mostra un aumento annuo di circa il 6%: è lecito attendersi dunque circa 9500 presenze nel 2013.
Dando ad ogni presenza un valore medio stimato di 100 (spesa giornaliera tra pernottamento, ristoranti, mare, negozi), il volume di affari atteso dal turismo russo sarà di 950.000 euro nel 2013.
Ora, qui, interviene la “politica turistica”. Tralasciando gli investimenti privati, la spesa del Comune di San Benedetto equivarebbe, con la nostra stima, a 400 presenze russe (equivalenti a 100 arrivi per quattro notti). Quindi “l’asticella” del pareggio dovrebbe arrivare a 9.900 presenze attese nel 2013, sempre che l’investimento realizzato non abbia invece prospettive pluriennali.
Al di là degli errori di comunicazione avvenuti a Mosca, le seguenti polemiche tra la cittadinanza sono giustificate proprio dall’assenza di un chiaro obiettivo comunicato già qui a San Benedetto dall’amministrazione comunale. Alla prossima.
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Questo mi fa pensare che spendere per una star americana si son trovati svariati centinaia di migliaia di euro, ma redigere una letteratura scientifica turisiica regionale è questione ben diversa, senza dati regionali, o un comune con vocazione turistica senza dati approfopnditi mi sembra lancor peggio, certificazione di un turismo fai da te.
Aspettiamo lo Spacca-merloneo di ritorno dalla grande Russia, chissà che non ha trovato una star russa da far vagare per le terre leopardiane a declamare prose con in sottofondo mille balalaike (?) chissà…
Emidio, i dati regionali, per giunta presentano una serie storica piena di valori anomali (addirittura variazioni di oltre il 200% sull’extraalberghiero nella sola San Benedetto), lasciano il tempo che trovano perchè sono dati a consuntivo ed arrivano a stagione finita per cui servono solo per scopi “politici” e non per scopi “turistici”.
I dati ci sono sicuramente, e dettagliati. Il problema è che sono molto difficili da consultare anche per noi giornalisti (e non è la prima volta). Noi continuiamo ad aspettare.
Pier i dati consultabili online sull’apposito sito sono molto aggregati e servono giusto a grandi linee, non per analisi di dettaglio sulla provenienza e la demografia dei turisti.
Sì ma esistono sicuramente anche banche dati su ogni singolo comune.
Sei sicuro? Al massimo per l’alberghiero si può chiedere alle questure, ma nei comuni la vedo dura trovare queste informazioni.
Caro Pier Paolo, delle cifre ci sono. Ad esempio, Spacca ha parlato di un protocollo d’intesa che dovrebbe portare 10.000 presenze da Mosca in tutta la stagione. Non 10.000 arrivi: 10.000 presenze. Alla luce delle fredde cifre, e dei pacchetti attualmente venduti dall’operatore interessato, la stima appare ottimistica. Ma facciamo finta che sia così, che effettivamente si ottenga questo risultato. 10.000 presenze, considerando i costi che vengono praticati, possono essere valutate al massimo (esagero per benevolenza verso spacca e compagnia) 50 euro al giorno (i pacchetti turistici proposti variano tra le 400 e le 600 euro a pacchetto settimanale; quindi,… Leggi il resto »
Daniele, infatti io voglio vedere questi contratti firmati e gli importi, altrimenti di memorandum ne abbiamo tutti gli archivi pieni….
Infatti Pier Paolo, il punto è proprio questo, la mancanza di spiegazioni per iniziative che di per se potrebbero essere importanti, ma gestite in questo modo non fanno che creare polemiche ed ombre. Hai fatto un’analisi più che giusta, io, andando in giro per la città sento parlare russo, su quale base potremmo giudicare quanti ne saranno venuti in più grazie a questa iniziativa e quanti saranno venuti per altri motivi? Ma soprattutto mi sorprende questa tardiva scoperta del mercato russo da parte dei politici, mi riferisco in questa fase a Spacca, l’ho sentito in un intervento in una tv… Leggi il resto »
Attento Pierpaolo, se dici ancora una volta Business Plan, Gaspari ti dirà che ha frequentato un Master alla Bocconi e ti dirà che non l’ha presentato perchè sono cose sorpassate… Darsi degli obiettivi sul turismo in termini di presenze forse non è nemmeno ruolo del comune (vacci a capire con tutta questa frammentazione tra Regioni-Provincie- Comuni), ma una cosa è certa: se vogliamo far crescere il turismo serve un concreto sforzo da parte di tutti nel trasformare questo quazzebuglio medioevale chimato Turismo in una vera e propria industria, con ruolo chiaro e ben definito per ogni attore della filiera turistica,… Leggi il resto »