SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una Rivoluzione Civile che nasce dalla ribellione: “Amavo il mio lavoro, avevo ottenuto ottimi risultati da pubblico ministero. Entrare in politica mi è costato molto, tuttavia la mia azione da magistrato non poteva bastare per cambiare le cose. La magistratura indica i problemi, non li rimuove”.

Oltre trecento persone accolgono Antonio Ingroia all’Auditorium Tebaldini nel primo pomeriggio di sabato. Segretari di partito, candidati del territorio alla Camera e al Senato, ma soprattutto tanta gente comune, che tributa ripetuti applausi al leader del nuovo movimento politico. “Siamo sulla scena da poco, però ogni tappa è confortante. Trovo sempre più italiani che hanno voglia di essere ascoltati e di ascoltare. Siamo in una fase di crisi profonda, occorre energia e passione”.

Ingroia è anticipato dagli interventi di Andrea Marinucci e Massimo Rossi. Poi tocca a lui. Si fa supportare da un video, che mostra gli emblemi di un’Italia disastrata: povertà, terremoti, emergenza rifiuti. La parola d’ordine è solo una: coraggio. “Non si deve avere paura. Con il coraggio collettivo si può vincere, a differenza di quello individuale. Il mio partito sarà la casa delle persone oneste, le porte sono aperte”.

Rivoluzione Civile sottolinea pertanto le differenze. Soprattutto col Movimento Cinque Stelle, “bravo a protestare, ma privo di idee”. “Grillo – afferma – è bravo a far battute, nient’altro. Mi sorprende la sua recente preoccupazione relativa all’operato della magistratura”.

Dopo gli affondi agli avversari si torna dentro al proprio recinto. Snocciolato dunque il programma, “chiaro e semplice”. Per Ingroia il Paese non è povero. Al contrario “vige l’economia illegale”. L’ex pm snocciola i numeri: “La corruzione fattura 60 miliardi di euro l’anno, l’evasione fiscale 120 miliardi, mentre le varie mafie tra i 150 e i 170 miliardi l’anno. Il totale si aggira attorno ai 300-400 miliardi, con il nostro debito pubblico che ammonta a 2 mila miliardi. Tradotto: ogni anno un quinto di questa cifra è consumato dalla criminalità”. Ed ancora: “Firmerò una legge che imponga il sequestro del patrimonio agli evasori. E’ un peccato che nessuno degli altri partiti si sia voluto confrontare con noi su questa ipotesi”.

Rivoluzione Civile si dipinge come unica alternativa di governo: “Avremo mani pulite e libere – dichiarano gli iscritti – A differenza di Sinistra Ecologia e Libertà costretta a portare la museruola”.