SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sono soddisfatto della mia posizione politica, il ticket Agostini-Casini ha risposto bene. Volevamo dare un segnale all’amministrazione comunale, è arrivato. Speriamo venga raccolto”. Paolo Perazzoli commenta così i risultati delle parlamentarie del Partito Democratico, che hanno sancito l’affermazione a livello provinciale dell’ex sindaco offidano e allo stesso tempo l’esclusione di Margherita Sorge, a vantaggio dell’esponente ascolana.

“Mi aspettavo la flessione di Luciano a San Benedetto – prosegue – l’avevo percepito, ma è comprensibile: non era espressione della città. Scontato quindi la virata secca sulla Sorge”.

Una promozione che però non è bastata all’assessore per sognare uno scranno alla Camera o al Senato. Decisive in tal senso sono state proprio le ben 189 preferenze in favore della Casini, pari ad un quinto dei voti validi. Se poi si sommano le 137 schede pro-Corradetti, i consensi al tandem sponsorizzato da Gaspari si riducono di addirittura un terzo.

Un segnale politico evidente, che preoccupa anche il segretario locale Felice Gregori: “Casini e Corradetti hanno svolto una gara ottima, se si considera che qui in Riviera erano e sono due emeriti sconosciuti”.

La Sorge ha voluto ringraziare i sostenitori sambenedettesi. In primis i segretari delle sezioni ed il primo cittadino, che ha apertamente sposato la sua candidatura. E proprio il sindaco ha dipinto a sorpresa un quadro opposto a quello illustrato dal consigliere regionale: “Il dato di Agostini da noi è quasi il doppio di quello ascolano. Per la Sorge non posso che parlare di risultato straordinario, non lascia dubbi ad interpretazioni. E’ un assessore amato e stimato”.

Per il 2013 si prospetta quindi una spaccatura profonda all’interno del partito, con la regina delle deleghe che ora gode del totale appoggio di Gaspari. Sul fronte opposto Perazzoli, che dal giorno della sfiducia da capogruppo alla moglie Emili è tornato a far sentire la propria voce in Riviera.

Una volta sgambettato l’assessore, Perazzoli ha voluto assistere dal vivo alle conseguenze del suo disegno: prima all’Auditorium e, successivamente, nella sede di via Balilla. L’incrocio con la Sorge c’è stato, tuttavia tra i due, eccetto qualche battuta di circostanza ha prevalso il gelo. Scontato che gli si domandasse se l’attuale responso peserà sulle candidature per le amministrative del 2016: “Siete pazzi a parlarne oggi. Chissà quanta gente morirà politicamente da qui a quel giorno…”, ha concluso ironico Perazzoli.