Dal settimanale di Riviera Oggi numero 938 del 5 novembre 2012
CUPRA MARITTIMA – La Regione Marche in larga parte è tagliata dalla ferrovia “Adriatica”. La sua costruzione avvenne nella lontana Itala dell’ottocento che considerava di gran lunga più “turistico” far passare i viaggianti su delle rotaie che si affacciassero sul mare, non considerando per nessun motivo la futura erosione marina o peggio ancora la parola che più fa paura agli attuali amministratori locali: “mareggiata”.
In quel secolo, dunque, Cupra marittima fu attraversata da questa strada di rame e travi (La sua costruzione fu opera della Società Italiana per le strade ferrate meridionali, tra il 1863 e il 1872. Nel 1906 venne riscattata interamente dalle Ferrovie dello Stato).
La questione vide protagonisti molti privati a cui venne espropriata della terra. Cupra, come San Benedetto e Grottammare, è interamente attraversata dalla linea ferroviaria ed è possibile accedere verso il mare solo con l’utilizzo di sottopassi. Questo creò inevitabilmente la divisione di terreni, alcuni siti prima della ferrovia, altri dopo, ma sempre rimasti degli stessi soggetti intestatari.
Cupra a oggi vive ancora di queste realtà. Pur non essendo gli stessi proprietari, per ovvie questioni di età, il litorale – più precisamente sulla pista ciclo pedonale di collegamento a Grottammare-, è caratterizzato da ben circa venti lotti “privati” affacciati sul mare.
Di certo non sono appezzamenti dove è possibile costruire e a confermarcelo è il sindaco Domenico D’Annibali: “ Sono terreni agricoli normati dal nostro Piano Spiaggia (Articolo 27 lettera q – pag. 21) dove sono chiare le limitazioni e le costrizioni che i proprietari dovrebbero compiere nel rispetto delle norme”.
Ma oltre alle limitazioni imposte ci sono quelle subite da una persona non proprio qualunque, la signora natura. Quel tratto di mare da anni è esposto a forti mareggiate che inevitabilmente ha eroso metri e metri di spiaggia. Questo fenomeno ha portato ha una rivalutazione tecnica da parte della Capitaneria di Porto.
Il sindaco ci spiega infatti che “il codice di navigazione prevede che qualora si modifichi nel tempo i tratto di costa, in questo caso atmosferici e morfologici, c’è di conseguenza un ricalcolo e un cambiamento del confine demaniale”.
E Se questo confine fosse ricalcolato ad oggi certamente gran parte degli appezzamenti “agricoli-privati” andrebbero a finire in quella che è considerata area di demanio (in Italia, secondo quanto previsto dal Codice Civile art. 822 il demanio è costituito dai seguenti beni: il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia – c.c. 2774, Cod. Nav. 28, 29, 692 -, le opere destinate alla difesa nazionale).
Il sindaco conclude: “Da tempo ho richiesto che questi confini venissero ricalcolati. Il privato ha pieno diritto di tutelare la propria area ma io devo tutelare quello che è l’interesse pubblico”.
Nel frattempo il responsabile del servizio area tecnica urbanistica Luca Vagnoni ci conferma che la Capitaneria ha già iniziato un piano volto al controllo e al ricalcolo dei confini.
Lascia un commento
Una volta facendo dell’ ironia sul cartello che viene riportato in foto 3 scrissi: “Acquista il tuo spazio esclusivo direttamente in mezzo al mare” proprio così! per evidenziare che nella zona in questione riportata dal cartello Non esiste, per lo meno da qualche decennio, alcun tipo di terreno. Io come moltissime altre persone che frequentano (o meglio frequentavano) quel tratto di spiaggia ricordiamo prima della costruzione della pista ciclabile, soltanto scogli a protezione della ferrovia e qualche canneto. Nella zona al confine del torrente Acqua rossa (confine con Grottammare) è sempre esistita una bellissima spiaggia, fino a quando circa 2… Leggi il resto »
cambiamento del confine demaniale, Berry pone un quesito con una perfetta considerazione
Sul codice di navigazione, la misurazione, deve essere presa in bassa o in alta marea??.. questo punto è nevralgico per i proprietari.. cosa c’è scritto ????
Non è tanto una questione di marea, Ma di razionalità e sopratutto di rispetto delle regole. La cosa che mi scandalizza e che se fosse successo un evento del genere in qualunque altro paese, come minimo già si sarebbe fatta una puntata di Report, invece da noi, oltre al consueto letargo dei Cuprensi, non c’è stato nemmeno il minimo interesse da parte della stampa locale. Quando due anni fa commentavo sulla stessa faccenda sembrava che parlavo della luna, o di cose che fossero lontano da tutti, eppure mi sembra che quel tratto di pista ciclabile sia percorso da centinaia di… Leggi il resto »
carissimo Berry sei un chiaro conoscitore della situazione cuprense un merito
Hai mai preso posizione sul ripascimento della spiaggia a nord di Cupra dove hanno speso unmilioneottocentomilaeuro x il NULLA??? ho filmati e foto .di quella misera situazione
Ho visto i tuoi filmati su youtube, davvero interessanti. Io personalmente sono contrarissimo ad ogni forma di artificializzazione della costa, perché ormai dati alla mano è stato chiaramente evidenziato che creano soltanto problemi e non risolvono un bel niente, sentendo l’Assessore regionale Eusebi parlare al in tv, non mi sembra proprio che la pensi come me riguardo ai ripascimenti, come cittadino sono fortemente preoccupato perché gli interventi sulla costa sono costosissimi e sottraggono risorse fondamentali che potrebbero essere usate per far crescere il nostro paese, invece vengono destinati alla realizzazione di progetti che altro non sono che delle vere e… Leggi il resto »
i miei filmati sono stati aquisiti da chi di dovere.
CUPRA è uno di questi.
Per quello che hai visto hanno speso .1.800.000 mila euro UNMILIONEOTTOCENTOMILAEURO per fare cosa?? NULLA , NULLa.
Preparati a vedere quello che faranno tra poco! la locandina del nuovo numero di riviera oggi parla chiaro” la pista ciclabile verso Massignano si farà”
Indovinate dove!?
Altri milioni di euro buttati a mare!
Ma lo volete capire che la natura i propri spazi prima o poi se li riprende!?
Grosseto, Genova, le 5 terre …non hanno insegnato niente!
In effetti è da qualche anno che mi chiedevo come fossero possibili tali recinsioni vista la posizione, e se sono andato poche volte a correre è anche per quello (anche ;) ) Poi quando un paio d’anni fa hanno costruito l’ennesimo chalet in mezzo all’acqua quando passo di là rimanevo allibito ma ora siamo a livelli altissimi. Dico solo che son passato una decina di giorni fa e c’era un ulteriore costruzione in corso, con le impalcature ritorte in mezzo al mare, piegate da una normale mareggiata invernale. Anche in zona ponte nina, nuovo chalet aperto quest’estate ed inaugurato con… Leggi il resto »
Se non erro il codice della navigazione definisce (limite) battigia la dove arriva l’ acqua nelle ordinarie mareggiate invernali E se togliamo le scogliere altro che appezzamenti di terreno a uso ogricolo.
non bastava il cemento sulla terra ma anche nella rena del mare,in trentanni abbiamo assistito ad un cambiamento degradante in un paese dove la vera ricchezza stava nel verde e nel mare, ma a qualcuno ( sicuramente non cuprense doc ) non andava bene,chissa perche! bohh!!!!!