SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non mi esprimerò sulla “bellezza” dell’ipotesi progettuale del nuovo lungomare nord (dall’Albula a Las Vegas) perché non sono un architetto e comunque ritengo che questo sia un aspetto da affrontare successivamente. Dai render che fino ad ora abbiamo visto, e dagli investimenti che dovrebbero essere necessari, sicuramente si migliorerà la situazione attuale.
Non voglio dunque neanche soffermarmi su alcuni aspetti che sono stati sollevati con assoluta precisione da alcuni lettori (clicca qui commento di Frenx), come ad esempio la pericolosità della pista ciclabile incassata al di sotto del marciapiede, la sua ampiezza ridotta, o la scomodità della pavimentazione se fosse riproposta esattamente come quella di Porto d’Ascoli.
Ci sono due aspetti, delle ipotesi progettuali del nuovo lungomare nord, che non mi convincono. Il primo è l’assurdo legame tra gli investimenti e i proventi dai parcheggi a pagamento. Il secondo il totale distacco tra la progettazione urbanistica e della viabilità del lungomare con quella del resto della città.
Cercherò ora di entrare nello specifico.
PARCHEGGI A PAGAMENTO Mi dispiace ripetermi: ritengo giusto imporre i parcheggi a pagamento, se non altro come disincentivo per i sambenedettesi. Non ritengo giusto l’aumento dei prezzi e degli stalli a pagamento e l’estensione all’orario serale. Ma ritengo invece gravemente sbagliato legare nuovi investimenti agli introiti derivanti dai parcheggi a pagamento.
Le ipotesi dell’amministrazione comunale dovrebbero riguardare un accordo con un’azienda privata che, in cambio del rifacimento del lungomare, beneficerebbe degli introiti dei parcheggi, per un periodo di circa 30 anni. I costi stimati per il nuovo lungomare sono di circa 10 milioni di euro. Per coprirli non basterebbe quindi una “rendita” lorda di 333 mila euro l’anno, perché i costi finanziari (gli interessi da pagare per assicurarsi un mutuo di 10 milioni) e la necessità di guadagnare un profitto da questa operazione imporrebbero, almeno, un ricavo lordo di 600-700 mila euro annui (da cui detrarre anche i costi di manutenzione e sistemazione).
Aziende disposte ad investire in questo modo probabilmente non mancheranno; ma probabilmente, oltre ai parcheggi, chiederanno qualche cubatura, altrimenti i margini sarebbero davvero rischiosi, considerando che non è facile prevedere l’evoluzione della mobilità tra 20-25 anni. Ecco allora che saranno richiesti sicuramente spazi per ristoranti, se non alberghi o residence. Il mattone – almeno sul lungomare di San Benedetto – resta un investimento sicuro.
Legarsi per trent’anni ad una ditta privata nel cuore dell’economia cittadina sarebbe folle. Pagheremo un parcheggio 5 euro l’ora nel 2018? Ma c’è un altro problema: questo tipo di impostazione non sarebbe un disincentivo all’uso dell’automobile. Perché se funzionassero biciclette, metropolitana di superficie, autobus, car sharing, l’effetto sarebbe soltanto uno: stalli liberi, incassi crollati.
Insomma: una mobilità sostenibile renderebbe insostenibile il progetto.
Ma al di là della insostenibilità economica, l’insostenibilità sarebbe progettuale: abbiamo bisogno di un lungomare car-free, libero dalle auto, per reggere la concorrenza mondiale in campo turistico. Dobbiamo vendere relax e originalità. Altrimenti resteremo la San Benedetto anni ’60.
LUNGOMARE OPPORTUNITA’ URBANISTICA E DI VIABILITA‘ Probabilmente è possibile spendere qualcosa meno dei 10 milioni previsti. Ma più che l’entità dell’investimento, mi preoccupa che il denaro venga ben speso. Il nuovo lungomare sarà il fiore all’occhiello di San Benedetto e la porta attraverso il quale il Piceno sarà conosciuto in Italia e nel mondo. Però occorrerebbe progettarlo avendo chiaro tutto l’insieme cittadino. Un piano “San Benedetto 2020”. Non semplicemente un Piano Regolatore, strumento in parte superato in una città che non può quasi più edificare. Alcuni esempi, per farsi capire: vogliamo rendere ciclabili i torrenti? Il parcheggio dello stadio e l’area porto/ex galoppatoio devono diventare un grande polo scambiatore con bici e bus navetta? Vogliamo cambiare la mobilità in via Volta/via Trento e viale dello Sport/via Piemonte? Vogliamo pensare ad un lungomare “ad energia solare?”
Spendere 10 milioni sul lungomare e “fregarsene” di quello che avviene ad est non è serio.
E pensare a quale tipo di città si vuole nel 2020, non è facile. Occorrerebbe aprire un cantiere di discussione, proposte, confronto, contributi. Non sarebbe impossibile. Sarebbe la vera sfida strategica per il sindaco Gaspari. Quella lanciata nel 2006, di una Unione di Comuni, è naufragata prima di emettere un vagito. Per quest’altra c’è tempo. Si spera anche la volontà e la capacità.
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Mi pare un articolo molto centrato. Ribadisco quanto detto più volte: pensare di vincolare la città per 30 anni a DOVER pagare i parcheggi a pagamento è una autentica follia, a meno che il “piano” non sia, ancora una volta, quello di far fare l’investimento al privato e subito dopo aprire un contenzioso che il comune vorrà chiudere con una transazione sfavorevole che saremo costretti a pagare tutti (già successo, in molte parti ma anche a san benedetto, coi parcheggi del paese alto, costati alla collettività una bella porzione di patrimonio edilizio). Io spero che Gaspari e questa amministrazione abbiano… Leggi il resto »
Stavolta devo dirlo…. la tua analisi non fa una piega…. Il problema sta nella speculazione intrinseca che si viene a creare di fronte alla necessità di realizzare questo tipo di opere… Bellissimo il progetto (con qualche modifica alla pista ciclabile) ma in contraddizione con l’ipotesi economica su cui poggia… Come uscire da questa aporia? Un laboratorio che abbia gli interlocutori giusti, desiderosi di mettersi in discussione…. Per esempio, non si potrebbe abbassare un tantino la mira e pensare di ristrutturare senza stravolgere completamente? I fondi, di sicuro vanno cercati lontano dagli stalli dei parcheggi a pagamento, d’altronde il nostro bel… Leggi il resto »
carissimo Pier Paolo hai scritto un articolo degno di prima pagina del Corriere della Sera. ha centrato , nella tua analisi tutto il problema che comporterà la realizzazione del nuovo lungomare, lo hai centrato a tal punto che da come andremo avanti con questa storia sarà irrealizzabile, ammeno chè non troviamo un magnate sulla riga di Della Valle e allora…. il nodo lo hai dato tu ..il dare e l’avere e chi investe, dall’investimento ne deve trarre assoluto profitto… Hai citato ” chiederanno qualche cubatura ” hai dimenticato cosa è successo con la megavariante….quindi. Ritengo impossibile pensare al solo ”… Leggi il resto »
Il cuore del problema è che in città nessuno sta pensando a come debba essere la città tra 30 anni. Questo è l’aspetto maggiormente critico della nostra città, perchè se non si pensa a questo non c’è futuro! Già sono in atto pericolosissimi trend migratori, che molti politici vedono come un bene, ma saranno un boomerang perchè se la città nei prossimi 10 anni sarà privata dei giovani, specie quelli specializzati e formati fuori dai confini cittadini, sarà privata della linfa vitale e produttiva e quindi non sarà nient’altro che una città fantasma abitata soltanto da chi potrà sfruttare una… Leggi il resto »
Non penso che quei conti non siano stati fatti, penso che sia cosa abbastanza chiara sia per chi dovrà investire sia per chi deve preparare l’accordo
PIER PAOLO se ti daranno 10 con questo Sindaco prenderanno 100 tanto è agli sgoccioli politicamente.. quindi…..
Caro Pierpaolo, a meno di cubature premio, i conti non stanno in piedi. Quindi visto che il comune ha parlato esplicitamente di Project Financing (che è un termine ben preciso e significa solo UNA COSA) non vedo come possano tornare i conti per un investitore. Se si aggiungono metri cubi edificabili, signori, siamo di fronte all’ennesimo inganno di quest’amministrazione, perchè cedere metri cubi NON E’ Project Financing. Rimane la mia domanda: stanno cercando di imbastire una soluzione infattibile solo a scopi puramente politici elettorali e quindi mentono alla cittadinanza oppure sono ampiamente inadeguati al ruolo che coprono?
Forse solo per affinità anagrafica (anche se ho qualche anno in meno di Alessandro), ma la sua analisi non fa una piega, la politica deve essere lungimiranza!
IL problema è che operare con lungimiranza non porta al consenso, per quello c’è bisogno di tutto è subito e quindi mettere sul piatto qualcosa. Anche in questo caso aldilà del progetto non esiste un analisi dettagliata che lo accompagni e dimostri la qualità della nostra classe dirigente, anzi si propongono progetti quasi irrealizzabili per illudere i cittadini e far credere loro che in questa città si sta facendo qualcosa.
Berry bravo
Direttore abbiamo un altro LUNGIMIRANTE e PREPARATO GIOVANE
Purtroppo, con la mentalità dei cittadini, ovvero la mentalità che penalizza la lungimiranza e la sostenibilità di certe scelte ma si premiano gli specchietti per le allodole, ci ritroviamo nell’attuale situazione economica e politica. Forse chi vuole la lungimiranza è solo una ridotta porzione dell’elettorato, la maggioranza vuole solo specchietti e campanellini. Questo è il grave problema dell’Italia: una nazione che vanta storia e cultura ineguagliabile ma in cui regna la mediocrità dei propri sudditi assopiti dalla malagestio politica!
Alessandro, noto che da quando ti sei distaccato dal credo Berlusconiano(forse perchè hai vissuto sulla tua pelle i metodi di quel “partito”) hai cambiato anche il modo di porti e di contribuire alla discussione. E lo apprezzo. Avrei solo voluto vedere in te la stessa tenacia con cui critichi a livello locale Gaspari e i cittadini “ciechi” al voto, quando tanti di noi dicevano le stesse cose di Berlusconi e tu lo difendevi a spada tratta, con arroganza e supponenza(ricordo più di tutte una furente discussione sulla social card) Comunque sono totalmente daccordo con te e lo dico da 15… Leggi il resto »
nella sua semplicità il discorso non fa una grinza…
I conti di Pier Paolo confermano che soltanto con gli incassi dei parcheggi non si farà mai nulla!
Dovrebbero aggiungere TANTO ALTRO che la cittadinanza non credo sia disposta ad accettare!
I conti li hanno fatto pure loro, e credo che lo sappiano dell’impossibilità realizzativa, ma per fare una promessa, per tornaconto elettorale, propongono progetti faraoinici illudendo i soliti buatte al voto!
Egregio direttore può sostituire il mio precedente intervento con il seguente: Io mi chiedo se il nuovo tratto nord del lungomare sarà dotato di un collettore principale per le acque bianche (meteoriche) in modo da smaltirle direttamente nei fossi (delle Fornaci, Acquachiara e Albula). Perché nel tratto già realizzato (sud), all’altezza del torrente Ragnola, non se ne vede traccia (forse pensano di demolire un’altra volta la corsia est appena ultimata?) . Nel lungomare nuovo di Grottammare le acque piovane sono state correttamente convogliate nei corsi d’acqua. Forse ai nostri estrosi progettisti di SBT hanno buttato via il capitolo di “Idrologia… Leggi il resto »
Ascoli è già al lavoro da tempo su progetti innovativi e speriamo che il fermento di rinnovamento si trasferisca anche sulla costa, se non sui consiglieri e sulla giunta, i quali credo che siano poco inclini al rinnovamento, almeno sui cittadini che sono attivi ma poco connessi. Sul lungomare che dire, l’analisi è precisa, il problema è che a quel tavolo di esperti auspicato, fin quando ci sarà Gaspari, siederanno solo quelli con la tessera di partito, come gli espertoni di turismo padri della SeaCard. La metropolitana di superficie e una nuova mobilità per San Benedetto è imprescindibile, a meno… Leggi il resto »