COLONNELLA – La suocera dell’onorevole Augusto Di Stanislao (Idv) è stata proprietaria fino al 2011 di quote della E.V.A. Energia Verde Abruzzo srl, la società che ha ottenuto dalla Regione Abruzzo l’autorizzazione unica per la costruzione di un impianto a biomasse nel Comune di Ancarano.

La pietra nello stagno l’aveva lanciata qualche giorno fa l’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marconi, che nel corso di una conferenza stampa inerente la sua proprietà dell’1,5% della Sagitta Bio, società che si occupa di fonti rinnovabili, aveva parlato di politici che invece avevano in società del settore i propri parenti, come ad esempio “mogli o suocere”.

Ed ora sono le carte a rivelare che R. C., suocera di Augusto Di Stanislao, era proprietaria del 30% della Eva srl quando, il 7 febbraio 2008, la Regione Abruzzo rilascia alla società l’autorizzazione unica “per la costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica alimentata da biomassa solida (cippato di legna) e liquida (olio vegetale non esterificato) di potenza pari a 5 MWe, da realizzarsi nel Comune di Ancarano”, nella zona industriale della bonifica del Tronto”.

Ad aprile 2007 viene costituita la Dipa srl, che ha sede a San Marino, di cui R. C. è amministratore unico e in cui l’unico socio è “schermato” da una fiduciaria. Due mesi dopo, a giugno 2007, viene costituita la Eva Energia Verde srl di cui, tra i soci, figura la Dipa srl al 30%.  Il 18 ottobre 2010 la Dipa cede tutte le quote a R. C., che esce definitivamente dalla Eva srl il 10 maggio 2011.

Il 7 febbraio 2008 la Regione rilascia alla Eva Energia Verde srl l’autorizzazione unica per la centrale a biomasse (legna e olio) di Ancarano, progetto finora mai realizzato. All’epoca dell’iter per l’autorizzazione dell’impianto Augusto Di Stanislao era consigliere regionale, prima tra i Ds e poi nell’Udeur.

Come mai Di Stanislao sta facendo una così dura battaglia contro le biomasse mentre all’epoca è rimasto in silenzio?” è la domanda dell’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marconi (Pdl), rimasto coinvolto in questi giorni, per la sua quota societaria nella Sagitta Bio, nelle polemiche inerenti la realizzazione della centrale a biomasse a Colonnella dalla Sagitta Immobiliare.

“Come mai all’epoca del rilascio dell’autorizzazione unica per la centrale di Ancarano non si è fatto sentire, mentre oggi sta affrontando una così dura battaglia contro l’impianto di Colonnella? O vuole farci credere che fosse all’oscuro di tutto, non sapendo cosa accadeva sul territorio, compresa la presenza della propria suocera nella società?”

Marconi si scaglia poi contro “un certo modo di fare politica in maniera personalistica, che non ha rispetto dei cittadini e del territorio. Sulla centrale a biomasse di Colonnella – aggiunge Marconi – i cittadini sono stati strumentalizzati facendo passare un messaggio distorto. La decisione sulla realizzazione dell’impianto spetta alla popolazione, ma è necessario che si ristabilisca un clima di serenità per potersi informare adeguatamente e giudicare in maniera obiettiva”.

Domenica mattina alle ore 10 il comitato contro la centrale organizza un corteo di protesta che parte da piazza Novelli, in contrada San Giovanni, fino ad arrivare davanti allo stabile dell’ex Italiana Manifatture, dove è stata prevista la centrale. Lunedì alle ore 18 invece, presso l’Hotel Bafforosso, sarà la società Sagitta ad incontrare i comitati cittadini, gli amministratori di vari Comuni e le associazioni ambientaliste per illustrare il progetto dell’impianto da 6 megawatt.