SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Guardare le centinaia di giovani in Via Mentana e chiedersi ma come sono cresciuti, in quale contesto, con quale rispetto del prossimo?” E’ bastato questo messaggio del sindaco Gaspari, pubblicato su Twitter nella notte tra venerdì e sabato, per far riesplodere la polemica sulla problematica dei decibel nel centro cittadino. Nel mirino, vista la strada citata, il BarCode ed il Caffè Mentana che proprio nella serata in questione hanno inaugurato – assieme al Bijoux e all’Enjoy – l’iniziativa legata al controllo delle vie interessate, con l’ausilio di una guardia giurata in motorino dall’una fino alle cinque del mattino. Un investimento complessivo di 3 mila euro, quindi pari a 600 euro per ogni struttura.

“Ho visto il post chiusura – ha proseguito il primo cittadino in un altro post – con improvvisati tenori e soprani, tante prove di festival del campanello da bici”.

Un clima di tensione che non poteva non scatenare la replica di chi in Via Mentana ci lavora. “Non c’è stata nessuna rissa – ha tuonato irritato Alessandro Marini, dinanzi ai numerosi commenti in bacheca – nessun problema di alcuna sorta. Come sempre alle 2.15 la via era completamente sgombra ed eravamo rimasti solo noi ragazzi a pulire la via da cicche e bicchieri. Tutti hanno incolpato qualcuno o qualcosa della situazione che si sta creando, lavandosene le mani. Solo quattro locali hanno deciso di impegnarsi nel venire incontro alle richieste del sindaco e dei cittadini, per quanto rimane palese che la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ordine pubblico è competenza esclusiva delle forze dell’ordine”. Ed ancora: “A mio avviso non credo vi sia una questione giovanile a San Benedetto: purtroppo noi ragazzi stiamo pagando la pochezza degli amministratori che si sono succeduti nel nostro territorio e che ha portato a trasformare la nostra realtà da polo turistico di grido a città dormitorio, fatta esclusivamente per famiglie e anziani. I criminali che frequentano i bar del centro sono gli stessi che il giorno vanno al mare, consumano nei locali e nei ristoranti, comprano nei negozi e se turisti dormono negli alberghi della Riviera. Fanno girare l’economia, e di ragazzi di fuori regione, ve lo assicuro, ne servo tantissimi. Sono i miei amici, i miei coetanei, sono ragazzi che hanno trovato nel mio bar un luogo dove incontrarsi, conoscersi e parlare”.

Infine la stoccata: “Io stesso, come gli altri ragazzi e la titolare, abbiamo allontanato tutti quei soggetti che provocavano problemi, di qualsiasi tipo. L’unico problema è che quelle poche volte in cui sarebbe stato necessario un intervento delle Forze dell’ordine ci è sempre stato risposto che le volanti non erano disponibili o occupate altrove”.