SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Conferenza stampa in diretta dell’avvocato Paolo Gaetani, in merito alla conclusione della trattativa per acquistare quote della Samb Calcio.
Voglio chiarire alcuni aspetti prima di arrivare alla conclusione, ovvero che l’operazione non è andata a buon fine. Tutto è stato fatto alla luce del sole e devo fare delle premesse per far capire alcune cose che sono state scritte in maniera non chiara.
1. La Samb Calcio, a differenza di società professionistiche ha come poste attive soltanto incassi e sponsor, e non il patrimonio calciatori. Questi non riescono neanche a gestire i costi di gestione, per questo servono nuove risorse. Perché allora c’è gente che vuole comprare la Samb? Perché ritiene che avendo la possibilità di utilizzare lo stadio appieno, investendo sulla squadra in modo che possa vincere il campionato, si possa arrivare ad 8 mila spettatori, in modo che la voce incasso raddoppi o triplichi, e anche per gli sponsor. La terza posta attiva consisteva nell’uso dello stadio anche d’estate, in maniera oculata e professionale, per portare ulteriori attivi.
2. Come è iniziata la trattativa? Chi voleva acquistare ha messo un budget a disposizione. Una parte era stata messa a mia disposizione per acquistare le quote della Samb e per accordarsi con le ditte creditrici dei lavori allo stadio, altra parte per Riccardo Mazzola per fare la squadra. Dunque ho parlato con Bartolomei che era disponibile a restare dentro la società, cosa bene accolta perché era importante avere imprenditori di San Benedetto.
Poi ho parlato con Pignotti, il quale aveva espresso il desiderio di rimanere dentro la Samb con una quota del 15%: ecco come viene fuori il 55% per il mio gruppo: 15% Pignotti, 30% Bartolomei, il resto al gruppo Mazzola. Ci siamo accordati sulle modalità di pagamento e io dal mio budget, tolta la voce destinata all’acquisto delle quote, ho iniziato, con l’avvocato Guidi, ad accordarmi con le ditte creditrici della Rdp, tra cui Bocci e Malavolta. Io non avevo mandato dalla Rdp, sapevo che c’era un debito di 900 mila euro, e potevo offrire una somma di 300 mila euro. Hanno recepito il discorso e anche storcendo il naso, ovviamente, valutavano che era meglio i 300 mila che nulla, dato che la Rdp non aveva alcun capitale, anche se hanno detto che avrebbero fatto risapere. Il gruppo Malavolta ha accettato, e Bocci stesso mi ha poi dato l’ok.
A questo punto la questione per me era quasi chiusa. Andavo a ridiscutere i dettagli del 55%, ma a quel punto c’è stata la prima novità, anche se legittima perché chi vende può fare tutto. Pignotti mi ha detto: “Mi sono risentito con Bartolomei, chi vuole prendere la Samb deve prendere l’80%”. Devo dire, ad ogni modo, che ci siamo lasciati con estrema cordialità, senza acredine.
Insomma, era venerdì scorso, e Pignotti mi chiedeva l’80% delle quote per entrare nella Samb chiedendo quindi un esborso maggiore di quello da me preventivato e sulla scorta del quale mi ero presentato dai creditori della Rdp. Quindi occorreva un bel po’ di più per acquistare le quote, spiegando anche che quando uno acquista una società o si compra la maggioranza delle quote, o le compra tutte. Per me avere il 55% o l’80% è la stessa cosa, non cambia nulla: le decisioni sono prese sempre da chi ha la maggioranza. Capisco le esigenze dei soci di minoranza, di non rischiare eventuali perdite. Allora ho fatto un altro discorso: se proprio vuoi che io le prenda per coprire l’eventuale passivo, occorre anche dire che quell’80% non sia venduto allo stesso costo proporzionale del 55%, ma inferiore. Mi sono preso alcuni giorni per incontrare gli imprenditori interessati.
Prima dell’incontro di ieri, martedì, ieri mattina è arrivata la seconda novità da parte dei creditori della Rdp, i quali mi hanno detto “né io né gli altri due possiamo accettare quella proposta, occorre una somma in contanti del 50%”, il che equivaleva a 80 mila euro, ma che soprattutto avrebbe comportato una rinegoziazione con tutti i creditori, cosa che aggravava ulteriormente i conti.
3. La situazione oltre che aggravata era anche incerta, sapevo che era aumentata la spesa per l’acquisto delle quote, ma sapevo di quanto, ma per quanto riguarda la Rdp avrei dovuto ricominciare le trattative con tutti i creditori, e quindi la somma era incerta.
4. Poi c’è la questione squadra: occorrono dei tempi rapidi per mettersi a lavorare, e in questa incertezza non c’è modo di poter lavorare. Chiarisco: io da questo momento non sto seguendo alcuna trattativa per conto di nessuno. Se Mazzola pensa che ci sono degli imprenditori che vorranno subentrare, sia chiaro che non dipende da me, io non sto parlando a nome di nessuno, se ci saranno altre trattative io non c’entro nulla.
5. Mistero sul nome (Fabio Russo, ndr): “Non era presente all’incontro con Pignotti, nel quale non c’era neanche Bartolomei. Abbiamo smentito il suo nome perché non è che lui comprava, era un interlocutore privilegiato, ma era referente di un gruppo di società di cui lui si occupa in quanto amministratore o socio, e quindi occorreva valutare al meglio la forma giuridica del potenziale acquisto. Comunque giovedì scorso è stato presentato il suo nome a Pignotti e Bartolomei, per rassicurare i venditori.
6. C’erano inoltre garanzie che in 20 giorni si sarebbe arrivato a completare lo stadio grazie all’intermediazione di Troiani & Ciarrocchi.
7. “Il budget? Non lo so di preciso, so solo la cifra che era a mia disposizione per acquisto quote e pagamenti Rdp, e so che più la cifra era alta meno fondi sarebbero andati a M, azzola. Credo fosse di gran lunga più di un milione, comunque in caso di ripescaggio occorre mettere 400 mila euro per fidejussione.
Inoltre occorre fare una squadra di spessore a San Benedetto, quindi con un grosso impegno. Occorre fare uno sforzo perché in caso di promozione nell’attuale Seconda Divisione, o anche ripescaggio, noi potremmo trovarci fra due anni in C1 con la riforma dei campionati. Teniamo presente che la Samb è tra le prime 2-3 squadre da ripescare.
8. “Spiragli per il futuro? Non dipende da me, ma da quello che so non può accadere nulla di questo”.
9. “Imprenditori di San Benedetto? In questa fase non c’erano ma è vero che questa operazione conclusa nell’insieme avrebbe permesso di sfruttare lo stadio, quindi turismo, spettacolo e sponsorizzazioni durante tutto l’anno. Ma finito questo tentativo i fatti hanno dimostrato che sono in pochi a farsi avanti. Qui bisogna ringraziare Spina, Pignotti e Bartolomei, tre volenterosi che ci hanno rimesso soldi di tasca loro”.
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Caro direttore, stavolta aveva visto giusto lei. Sono stato molto duro nei suoi confronti ma stavolta le do atto di aver interpretato al meglio quello che stava accadendo. Ora mi chiedo: che fine faremo?
P&B che vogliono fare da grandi?
scusi ma russo da chi era seguito…chi sono alrti imprenditori?
e poi perchè la samb?
Fabio Russo è un imprenditore.
la trattativa è definitivamente chiusa?
Pare di si’
Meglio così!addirittura manco gaetani sa il nome di chi avrebbe acquistato la samb…non ho piu parole…mi sembra che il vero fine sia stao quello di tagliare il debito rdp…….non ch’io visto molto trasparenza in questa operazione…troppi intrecci….è un fatto strano,quanto vero,che spina già sapeva, ancor prima di B&P , dell’imminente offerta d’acquisto e dell’incontro…quindi meglio così…ovviamente censurerete anche questo commento,non avendo indicato il vs sponsor come il Salvatore della patria……
Lei che tira il sasso e nasconde la mano ha scritto un sacco di fesserie, si schiaffeggi da solo. Io posso andare a testa alta e dormire tranquillo, lei no altrimenti si comporterebbe diversamente. Non ha ancora capito qual e’ la nostra forza, e’ proprio duro di testa
Ho capito soltanto che le e’ dispiaciuto non poco aver letto che il potenziale acquirente si chiama Fabio Russo. Sperava in qualcosa di diverso. Poverino.
Ho capito chi sei e per questo motivo devi vergognarti doppiamente. Ma quando cresci
questa trattativa secondo me e molti altri seriamente non e mai partita
non e che forse e servita solo per buttare fango sull’attuale dirigenza della samb , per far pesare su di loro i debiti della rdp i quali dovevano essere pagati dal nuovo proprietario ma con un concordato ,quindi saltando l’operazione i creditori dovrebbere pensare che per colpa degli attuali dirigenti non verrebbero saldati.
ma chi ha chiamato queste ditte a lavorare?
spero lo pubblichiate questo pensiero
Lei e’ troppo vicino ad una persona che stimo. Non gli faccia del male insultando gli altri da dietro un nick name. Farebbe bene af affrontare la realta’ a viso aperto.
È andata come è andata…..concetriamoci sul prossimo campionato e vinciamolo.
Non mi sento di criticare quei fornitori che hanno rifiutato il concordato, hanno lavorato sotto costo per amore della samb dopo due anni per riprendere il 30% un pó pochino……
Neanche io mi sento di criticare le ditte che non hanno accettato il concordato al 30%, ma adesso rischiano di non prendere più un soldo, perchè da quanto mi pare di avere capito la RDP è una scatola vuota senza capitale.
Spero che questo faccia riflettere i più su quanto è difficile fare impresa al mondo di oggi, con la clientela di oggi e le leggi che non ti tutelano. Perchè su queste pagine, come nei media nazionali, si sente spesso chiedere tutela per i lavoratori e tirare in ballo gli imprenditori più che altro per le evasioni fiscali…
ho una piccola impresa anche io……capisco cosa significa non essere pagati……..ma qui si parla di abbattere del 50 % di residuo tradotto su un appalto di 3 milioni e mezzo il residuo e’ sulle 800k si dovevano accontentare di 400k circa, al giorno d’oggi e’ dura. Ma la mia contestazione e’ : ma come si fa a dare un appalto da 3,5 milioni di euro ad una ditta nel caso rdp come S.R.L. a capitale limitato (se non erro ) di 30k € ? e aggiungo senza una fideiussione a garanzia ? E’ qui dove il sindaco ha cacato fuori… Leggi il resto »
In questo desolante silenzio da parte del comune che della samb non sembra interressargli nulla e degli imprenditori locali, vedere che le persone semplici che vivono onestsmente del proprio lavoro hanno rimesso fior di soldoni accettando un concordato 50% anno fatto bene a rifiutare…..hai proprio ragione e la chiamano tutela dei lavoratori……
Onestamente si è un po’ stanchi di tutto questo teatrino. Per dirla alla Flaiano la situazione è grave ma non seria anche perché ormai siamo abituati a tutto questo stillicidio di cifre, di chiacchiere e di promesse mancate. In questo quadro una considerazione e un merito. La mancata volontà dell’attuale società di partecipare in maniera solida al nuovo progetto societario (45%). I motivi potrebbero essere ricercati nella volontà di monetizzare al massimo e di non trovarsi a rispondere in modo di importante, pari alla quota di minoranza, per una gestione diretta da altri. Ovvero gli altri comandano e tu paghi.… Leggi il resto »
Completo il commento evidenziando, per evitare equivoci, che comunque la linea societria è pienamente legittima, e che, non da oggi, credo che l’attuale società abbia sempre fatto il possibile, e si sia in questi anni ben comportata, assicurando una gestione semplice ma sana ed onesta.
Vicini all’accordo ma poi è saltato tutto ? Da quello che ho letto le cifre sono queste : € 200.000 per l’acquisto dell’80% della Samb € 300.000 proposti per il 30% del dovuto alle imprese che hanno effettuato i lavori, poi diventati € 450.000 perchè 3 ditte hanno almeno richiesto il 50%. Detto ciò, la trattativa è saltata per la differenza di € 150.000 dovuta al mancato accordo sui debiti della RDP. Premetto che offrire il 30% di quanto fatturato alle ditte creditrici per me è una vergogna e quindi l’aumento al 50% era più che lecito, conseguentemente se l’acquisto… Leggi il resto »
Allora: mister x è Fabio Russo come è stato confermato ieri ma non ce ne era bisogno. Dove trova certe informazioni? Forse in giornali che vogliono smentire anche quello ceh non è smentibile, per il semplice fatto che la notizia l’abbiamo data solo noi. Ora fanno giri di parola solo per questo motivo. D’accordissimo con lei che non si può addebitare a chi ha alzato la richiesta: i tre che hanno chiesto il 50% alcuni giorni dopo un certo accordo. Non vorrei quindi che diventassero i capri espiatori della situazione. Da quello che ha detto l’avvocato però il problema non… Leggi il resto »
Si doveva partire quantomeno da una base di un 50%, non si può concordare un 30% è un affronto a tutte quelle povere persone che si sono fatte il mazzo, e ne conosco tante che ancora devono prendere i soldi.
Ha ragione ma chi è che doveva partire dal 50%? Negli accordi ci sono le parti che decidono e il rifiuto doveva starci all’inizio
Scusate se mi intrometto, ho avuto modo di parlare con un amico che lavora in una di quelle ditte che a rifiutato il concordato al 30% e mi ha detto che non sono state contattate dall’ avv. Gaetani per avere il consenso, ma io credo poi posso sbagliare che l’ accordo sia stato trovato solo con i creditori maggiori, farse sottovalutando le minori pensando che l’accordo fosse scontato, non só forse questo potrebbe essere stato il motivo, cosa ne pensate?
Sarebbe grave ma non sono in grado di darle una risposta. Lo chiederemo all’avvocato Guidi che tutela gli interessi di coloro che hanno fatto i lavori allo stadio
Forse Pignotti e Bartolomei sanno che se tengono duro un altro anno possono ritrovarsi in C1 grazie alla riforma dei campionati e vogliono giocarsi questa carta.
Favole al telefono o piange il telefono (rodari&modugno) tutto serve ma l’acqua è poca e la papera non galleggia…
penso che tutte le posizioni siano state legittime…ci sta che l’attuale dirigenza rifiuti di rimanere con una partecipazione che non garantisce alcuna possibilità di decisione ma richiede solo di tirare fuori i soldi.Ci sta che i creditori rifiutino un concordato così penalizzante. Certo che se le posizioni fossero state chiare fin dall’inizio almeno non avremmo assistito a tutto questo teatrino..mi chiedo poi chi penserà a saldare le pendenze verso i fornitori. Ed i lavori allo stadio saranno mai completati?
il problema principale, per me, è che la samb lontana dal riviera non sarà ne potrà essere seguita come sempre e questo a prescindere dalla proprietà. come si pensa di poter risolvere il problema dell’agibilità?
Come ho avuto modo di dire altre volte se il calcio a San Benedetto da più di 20 anni è questo ci sarà pure un motivo…..