GROTTAMMARE – Filippo Olivieri interviene sul “Cabaret Amoremio!”. Per il consigliere di minoranza (ricordiamo anche assessore provinciale allo Sport), Grottammare in questi anni ha saputo tirar su un evento con le potenzialità di una miniera d’oro, in termini di visibilità per la città.ù
Olivieri si riferisce alla possibilità del Festival di passare al mondo televisivo che secondo lui oltre ad aumentare gli investimenti garantirebbe un maggiore incasso.
“Negli ultimi dieci anni invece- continua il consigliere- abbiamo sentito dire dal sindaco Luigi Merli e dall’assessore alla Cultura, Enrico Piergallini, che il cuore e l’anima del festival erano lontani anni luce dalla televisione: puntare soprattutto sul concorso dei giovani cabarettisti emergenti. Lo abbiamo sentito ripetere ad ogni vigilia della manifestazione. Siamo arrivati al 2012, e ci ritroviamo con uno spettacolo senza concorso e sconosciuto al grande pubblico, marchigiani e addetti ai lavori esclusi”.
Olivieri da un lato dà atto all’Amministrazione comunale di essere riuscita a portare alla corte del festival un showman come Enzo Iacchetti dall’altro a sfogliare i giornali delle passate edizioni si leggono sempre le stesse frasi che hanno sempre parlato di una qualità dei concorrenti in costante crescita. Cabaret Amoremio è uno strumento importante per Grottammare. La speranza è che l’inaspettato cambiamento di rotta di quest’anno non finisca per danneggiarlo”.
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Cabarte Amore mio è forse la risorsa più importante sprecata dal territorio. La manifestazione aveva tutto per diventare un avvenimento nazionale. Sarebbe bastato appoggiarsi a qualche Tv per diventare simile a Zelig o Colorado Caffè. Manca la professionalità. Gli eventi sono sempre gestiti al ribasso per salvaguardare i piccoli potentati.
Basta pensare a tutte le energie che sono confluite in questo contenitore di intrattenimento e come sono state disperse, tra beghe di “condominio”, litigi e lotte per briciole di potere.