GROTTAMMARE – Dopo le critiche mosse dal consigliere di “Grottammare Futura”, Sandro Mariani, dove si sottolineava “la mancanza idee” per l’edizione 2012 del Cabaret, amoremio!, ecco la celere risposta del sindaco Luigi Merli. Anche questa la pubblichiamo integralmente:

“Probabilmente, il capogruppo consiliare di Grottammare Futura, Sandro Mariani, negli ultimi tempi è stato assente da Grottammare o era molto distratto, tanto da non accorgersi che da 10 anni a questa parte il Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amore mio!” ha raddoppiato il numero degli spettatori e triplicato gli incassi ed è diventato una realtà importante a livello regionale, tanto da essere una delle poche iniziative culturali co-finanziate dalla Regione Marche.

Il Festival, durante questo tempo, ha avuto un precisa e chiara linea artistica, tanto da attirare a cachet dimezzati i maggiori comici italiani per la bontà del progetto e dello spettacolo. Dopo Pepi Morgia, con grande generosità si propone quale direttore artistico un artista della levatura di Enzo Iacchetti, grande amico di Grottammare e grande amico del Festival. Penso sia paradossale discutere sul futuro del Festival avendo l’opportunità di condividere con un personaggio come Iacchetti il progetto artistico che segnerà la manifestazione nei prossimi anni. Mi sembra, quindi, francamente assurdo e estremamente provinciale che si polemizzi sulla mancanza di idee.

Ricordo che il Festival “Cabaret Amore mio!” è l’unico nelle Marche finanziato per oltre il 50% con gli incassi e questo la dice lunga sulla bontà della produzione. Se qualcuno avesse delle idee sarebbero bene accette ma, per quanto possa sforzarmi, di idee all’orizzonte non riesco a vederne e quest’anno, nonostante tutto, faremo un’edizione assolutamente straordinaria, onorando Pepi Morgia, grande amico di Grottammare e gettando le basi per un lungo futuro di successi del Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!”.

A chi come il consigliere Sandro Mariani, quindi, lamenta l’impoverimento del Festival consiglio di documentarsi, leggendo i dati relativi a “Cabaret, amoremio!” e mi chiedo, visto che lo cita, se davvero conosce, ad esempio, le risorse a disposizione del Festival Musicultura; se davvero sa quanto il Comune di Macerata e gli altri enti investono su questo festival.

Noi abbiamo pensato che in un momento di crisi si doveva essere necessariamente più austeri e realizzare progetti ambiziosi con meno fondi, ma sicuramente con la serietà e la professionalità per cui la manifestazione si è sempre distinta”.