ASCOLI PICENO – “È l’ennesima provocazione per quanti sono impegnati nella difesa dell’antifascismo”: dichiara Luca Gaspari, segretario del circolo del Partito della Rifondazione Comunista “Peppe Fanesi” di Ascoli Piceno. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi ignoti hanno imbrattato i manifesti che Rifondazione aveva affisso per pubblicizzare, in più zone della città, le attività programmate per la celebrazione della giornata del 25 aprile.

“Hanno disegnato svastiche sui manifesti, cancellato con spray nero le parole ‘Attività partigiana’ e ‘Marcia antifascista’ e il simbolo del nostro partito –  continua Luca Gaspari – e mi risulta che l’abbiano fatto non solo sui nostri avvisi, ma pure su quelli affissi dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia e quelli del Ministero della difesa”.

I manifesti sono stati imbrattati in punti diversi della città: in via Napoli, in zona stadio e sui muri dell’Istituto tecnico commerciale in centro.

Si legge infine in un fresco comunicato di Rifondazione comunista di Ascoli: “Non è la prima volta che denunciamo all’amministrazione comunale il clima pesante che si è creato nella nostra città: partendo dall’aggressione neo fascista a Rifondazione durante la notte bianca del 2008, passando per le centinaia di scritte neo-fasciste sui muri cittadini mai cancellate, fino ad oggi con l’inasprimento in vista del 25 aprile, abbiamo sempre constatato un menefreghismo da parte del sindaco e della maggioranza. Menefreghismo e anche legittimazione politica, nel caso eclatante della mancata presa di posizione sulla recente mostra fotografica ‘Ascoli città fascista con la presenza di vari esponenti della giunta all’iniziativa”.

Il programma per la festa della Liberazione rimane invariato: si partirà alle 8:30 da Porta Cartara alla volta del sacrario partigiano per assistere alla commemorazione. Dopo si procederà fino alle “tre croci” dove verrà ricordato il sacrificio dei partigiani morti a San Marco il 3 ottobre 1943 per mano nazi-fascista.