Giovedì primo marzo alle ore 18:30 Pietro D’Angelo in diretta video su RivieraOggi.it
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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Questo è un primo attacco al Piano di Gestione della Riserva Sentina approvato un anno fa, ne seguiranno degli altri”: forse era meglio mantenerselo amico, Pietro D’Angelo, ex presidente della Riserva Naturale Sentina.

“Non hanno prodotto alcun documento né atto politico che giustificasse l’ampliamento del depuratore di 4,5 ettari per una centrale di biogas, cosa della quale non sono stato neppure messo a conoscenza. Sono cinque mesi che sto zitto con fatica per evitare polemiche, ma se dicono che io ho dato mandato di realizzare questo progetto addirittura dando un incarico all’Università, dicono una bugia – tuona l’ex Verde – L’incarico all’Unicam è stato conferito dal Ciip, società interessata all’impianto per un investimento di 6 milioni di euro, ad un professore di Ancona che ha prodotto uno studio inutilizzabile. Ad esempio ribadisce il tema della lavorazione dei rifiuti quando l’area, essendo in zona E4 con rischio di esondazione molto alto, vieta espressamente tali misure, inderogabilmente”.

Un po’ di storia: D’Angelo nel 2006 si candidò coi Verdi (“Ma volevo partecipare alle primarie”), arrivò secondo dietro Marinucci e davanti a Canducci e il sindaco gli propose la presidenza del Comitato di indirizzo della Sentina, “ma non volevo accettare, se non fosse stato per l’insistenza delle associazioni ambientaliste”, spiega, “e ponendo tre condizioni a Gaspari: che non fossi in quota “Verdi”, che avessi un ufficio per la sede e che avessi supporto per gli uffici comunali”.