SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Questo gas infiamma davvero. Dopo la lettera di Renzo Capra, ex dirigente di Asm Brescia in merito allo stoccaggio Gas Plus, su Facebook è intervenuto in merito ad una discussione innestata da alcuni cittadini sambenedettesi nel profilo di “Le Marche con Spacca”, anche il professor Carlo Bisci, geologo e docente all’Università di Camerino (ricordiamo che proprio lo spin off dell’Unicam Terre.it srl sta eseguendo una consulenza per il Comune di San Benedetto in merito allo stoccaggio Gas Plus).
Bisci scrive che “per la terza o quarta volta, in pubblico e in privato, ribadisco che dal punto di vista geologico non esiste assolutamente alcun rischio nell’operazione prevista a San Benedetto del Tronto: non c’è bisogno di essere geologi esperti per capire che se un serbatoio naturale ha contenuto per milioni di anni senza alcun problema gas naturale in pressione, di certo nessun danno potrà mai essergli procurato dal reimmettervi una quantità nettamente inferiore di gas dello stesso tipo! Anzi, semmai aumentando la pressione, abbassata dal precedente attingimento, si riduce il rischi di subsidenza! E su questo metto la mia “firma” di Geologo con una trentina di anni di esperienza nell’insegnamento universitario e nella ricerca nel campo dei rischi naturali con particolare riguardo all’area marchigiana. Consideratela una consulenza gratuita al puro fine di divulgazione scientifica”.
Continua il professore: “E’ ovvio, comunque, che un operazione delicata come quella prevista a San Benedetto dovrà essere non solo verificata a priori tramite una approfondita Via, ma anche costantemente monitorata, tanto in fase di realizzazione quanto in corso di esercizio (qualità e smaltimento delle acque di risulta, qualità dell’aria nelle zone circostanti, inquinamento acustico ed elettromagnetico, mantenimento degli standard di sicurezza nei confronti della popolazione eccetera). Ed in questo spero veramente che il Comune, la Regione, l’Arpam e la Provincia (se ancora esisterà…) vorranno impegnarsi al massimo (se vogliono, anche col contributo scientifico delle Università e degli altri Enti di ricerca locali)”.
La seconda parte dell’intervento di Bisci ha invece un carattere più “politico”: “Vorrei tanto con questo aver rassicurato i tanti altri che si stanno preoccupando a vuoto per questa operazione che, se pur di certo non banale, è di certo molto meno impattante di tante altre accettate passivamente un po’ da tutti. E vorrei anche far aprire loro gli occhi (o quantomeno creare un più che legittimo sospetto) sulle logiche “elettorali” che stanno dietro questi oggettivamente ingiustificati allarmismi, questo altrimenti incomprensibile spiegamento di “arruffapopoli”. Perché mi dispiace vedere gente seria e motivata – gente che non solo ha a cuore il bene del Paese (inteso come lo si voglia) e la salute della popolazione, ma è anche disposta a impegnarcisi in prima persona – perder tempo ed energie dietro ai falsi nemici buttati là dal demagogo di turno (che sia un Berlusconi o un Grillo poco cambia, l’uno paventava problemi inesistenti di sicurezza ignorando i dati Istat e del Ministero degli Interni, l’altro aizza contro impossibili rischi derivanti da “scie chimiche” e Haarp ignorando la scienza), agire da involontari e inconsapevoli strumenti di propaganda politica. Vi prego di documentarvi e ragionare, sempre, comunque, approfonditamente, su tutto, a costo di “rompere le scatole”! Perché è tragicamente vero che il sonno della ragione genera mostri (e questi mostri ci stanno già divorando…)”.
Il post scriptum finale è graffiante: “Non parlerei proprio di “intervento ostinato di un gruppo di cittadini volenterosi” – scrive Bisci in risposta al cittadino che ha avviato la discussione – quello che vedo è un ristretto manipolo di politicanti che (sperando di non essere smentiti dalla Scienza) spera di sfruttare il più radicato istinto umano, quello di conservazione, tenta di sobillare la popolazione instillando paure ingiustificate, agitando spaventapasseri da loro stessi inventati, creando allarmismi privi di fondamento al fine di destabilizzare le istituzioni e acquisire visibilità, popolarità e, soprattutto, voti! Contro simili squallidi arruffapopoli, qualora non si trincerassero dietro schieramenti politici (e quindi dietro la sacrosanta libertà di pensiero tirata per la giacchetta), ritengo che sarebbe più che giusto procedere legalmente quantomeno per “abuso della credulità popolare”, se non anche per “procurato allarme“”.
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Colgo l’occasione per invitare i cittadini ad incontro informativo sul tema “Stoccaggio Gas San Benedetto” questa sera, 12 gennaio 2012, alle 21.30 presso il Cine Teatro San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto. (Riego Gambini)
Un articolo dell’ottimo Pier Paolo Flammini ha messo in evidenza che una quota della Gas Plus appartiene a Merloni (Fabriano). Il nostro caro governatore della Regione, Spacca, che spinge per la centrale, è di Fabriano ed è stato (e forse lo è ancora) uomo di fiducia di Merloni. Carlo Bisci è nato a Fabriano e vive a Castelraimondo ed è favorevolissimo alla centrale. Certo che ci sono parecchie coincidenza eh!! Certo, anche in base a quello che ha detto si dimostra una persona veramente …neutrale. Non capisco tutto questo ardore da parte di Carlo Bisci, Cos’è che lo motiva così… Leggi il resto »
Colgo anche l’occasione per indicare ai lettori di Rivieraoggi un interessante articolo relativo al progetto americano HAARP che a detta di Vladimir Popovkin, presidente dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, avrebbe paralizzato i contatti con la sonda Phobos-Grunt che era diretta verso il pianeta Marte ma che, essendo da tempo fuori controllo, rientrerà in atmosfera disintegrandosi quasi completamente (200 chilogrammi potrebbero superare indenni la disintegrazione) tra il 14 e il 16 gennaio 2012. – http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_gennaio_11/sonda-russa-caprara_a504202c-3c7c-11e1-9394-8a7170c83e07.shtml – (Riego Gambini)
” Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi.”
Giacomo Leopardi
E’ inutile stare a discutere di tecnicismi per tirare acqua al mulino dei pro, che guarda caso sono o estranei a sbt o appartenenti alla “intellighenzia” nostrana…la centrale potrebbe essere anche “tecnicamente” ineccepibile, ma i problemi preminenti della centrale sono due: – la realizzazione dell’impianto in un’area ad alta intensità abitativa e ciò che ne consegue – l’impatto sul turismo due punti che coinvolgono scelte politiche prima che tecniche. Poi consiglierei all’esimio professore di mantenere toni da discussione civile invece di additare e insultare la controparte con pregiudizi offensivi sulle persone più che nel merito della contestazione…di arroganti e saccenti… Leggi il resto »
scusate le imprecisioni di battitura ;-)
Come cittadino mi domando perchè la nostra amministrazione non cerca di implementare i suoi sforzi nella direzione di promozione turistica del territorio, manca a San Benedetto un bio parco, una struttura di divertimento per bambini a livello di quelle di Rimini, che crei attrazione e diversità di offerta, sempre nell’ambito di un coerente e condiviso progetto di qualificazione.
Vorrei invitare il prof. Carlo Bisci a mettere per iscritto tutto ciò che ha affermato firmandolo. In questo modo, qualora nei prossimi venti anni i cittadini di San Benedetto e delle zone limitrofe avessero problemi di salute, potrebbero fargli causa chiedendo il rimborso delle spese mediche. E poi vorrei invitarlo a comprare casa in Zona Agraria o Fosso dei Galli (Zona residenziale, non industriale e neanche artigianale). Vorrei ricordare a chi non lo sa che ciò che si paga per l’acquisto di una casa in zona residenziale è di gran lunga superiore al costo di una casa in zona artigianale… Leggi il resto »
Sottoscrivo in pieno! Il punto è:quale vantaggio trarrebbe il cittadino da questa operazione? Prima di arrovellarsi il cervello con altre domande di natura tecnico/scientifica qualcuno dovrebbe porsi questa semplice domanda.
Voglio portare l’attenzione al comitato nogas su due punti, una di metodo e l’altra di merito. Di metodo perchè si è fatto una campagna totalmente terroristica, si è fa leva sulle paure delle persone più che sulle ragioni. E si usa biecamente le paure NIMBY delle persone, “non nel mio giardino”. Due metodi facili per aggregare persone e scaglierle contro qualcuno. (Vi ricordate le campagne berlusconiane contro i Rumeni, contro i campi zingari e immigrati? oppure le proteste del latte della lega? facevano leva sul terrorismo mediatico e sulla insicurezza delle persone) E ci sono domande irrisolte nel merito. Dato… Leggi il resto »
A me sembra demagogia invece dire che si fa leva sulle insicurezze delle persone e si affronta la questione facendo terrorismo psicologico. Se realmente fosse conveniente fare stoccaggio del gas ( la legge della domanda-offerta regola il mercato e qui subentra la stagionalità degli acquisti e della rivendita), mi sembra regionevole farlo dove non c’è alta densità abitativa e dove non si danneggia l’immagine della città con ritorni negativi in termini di promozione turistica
Sono personalmente grato al prof.Bisci per averci fatto capire il vero motivo in base al quale il sindaco Gaspari abbia giocato la carta del parere tecnico dell’Università di Camerino per poter continuare ad appoggiare il progetto della Gas Plus contro il volere dell’intera città di San Benedetto. Grazie alla seconda parte delle sue esternazioni, abbiamo compreso che l’università di Camerino, lungi dall’essere una istituzione dedita al sapere ed alla ricerca scientifica, è in realtà una università estremamente politicizzata che, pertanto, squalifica se stessa “latae sententiae” anche relativamente ai pareri forniti a livello scientifico. Infatti, il parere tecnico espresso sulla fattibilità… Leggi il resto »
Dove stocchiamo il gas nelle aree verdi? nei parchi nazionali? nei siti archeologici? in fondo al mare?
Lo stoccaggio del gas serve a creare una riserva, una autonomia strategica di 2-3 mesi che nel caso di interruzzione dei gasdotti che vengono da lontanissimo, quindi attraversano molti paesi (vedi p.es. http://blog.panorama.it/economia/2009/12/02/energia-e-geopolitica-al-gioco-del-gas-vince-putin-e-leni/), o nel caso di ricatti commerciali, non soccombiamo, e non si mette un paese in ginocchio!
Lo ha affermato lo stesso rappresentate del ministero che il deposito do stoccaggio del gas che si vuole realizzare a San Benedetto NON HA ALCUNA RILEVANZA STRATEGICA. Se vuole continuare a parlare di aria fritta può continuare, ma la realtà e questa.