SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Perché lo stoccaggio del gas nei depositi sotterranei? La domanda delle domande, in merito alla centrale di stoccaggio che dovrebbe sorgere in zona Agraria, a San Benedetto. Domande “alte” che per ora soprassediamo, preferendo “dare voce” alle ragioni normative citate da Gas Plus stessa nel suo “Quadro di riferimento programmatico“.
A scanso di equivoci, nella questione non si fa riferimento a stoccaggi strategici (da utilizzare in caso di emergenza e di crisi di approvvigionamento).
DIRETTIVA 98/30/CE “Con la direttiva il mercato comunitario del gas è stato liberalizzato, di conseguenza, per quanto riguarda la sicurezza dell’approvvigionamento, eventuali difficoltà aventi l’effetto di ridurre l’approvvigionamento del gas potrebbero causare gravi perturbazioni all’attività economica della Comunità”.
“All’articolo 4 viene esplicitamente indicata, ai fini della sicurezza e della flessibilità, la possibilità che gli Stati membri, tenendo debitamente conto delle condizioni geologiche del loro territorio e della fattibilità economica e tecnica, adottino le misure necessarie ad assicurare che gli impianti di stoccaggio gas situati nel loro territorio che apportino il contributo idoneo ad ottemperare alle norme in materia di sicurezza all’approvvigionamento”.
DIRETTIVA 2003/55/CE Abroga la precedente e “introduce misure finalizzate ad avviare un processo di liberalizzazione progressiva della domanda per consentire a tutte le imprese di beneficiare dei vantaggi della concorrenza, a prescindere dalla loro dimensione, al fine di ridurre i prezzi, anche per i consumatori domestici (…) e di creare effettivamente un unico ed integrato mercato comune”. “In particolare la Direttiva indica i compiti dei gestori dei sistemi di trasporto, stoccaggio e/o del gas naturale e regola le modalità di accesso alle attività di stoccaggio”.
DECRETO LEGISLATIVO 164 DEL 23 MAGGIO 2000 “L’attività di stoccaggio in giacimenti è svolta in regime di concessione, di durata non superiore a venti anni (…) Il concessionario può usufruire di massimo 2 proroghe di 10 anni“. “Previsione di misure per incentivare la conversione a stoccaggio di gas naturale dei giacimenti in fase avanzata di coltivazione: dal 1° gennaio 2000 il 5% delle entrate derivanti dal versamento delle aliquote di prodotto della coltivazione è destinato ad un contributo ai titolari di concessione di coltivazione e di stoccaggio in misura non superiore al 40% dei costi documentati per l’effettuazione di studi, analisi, prove di iniezione volte ad accertare l’idoneità del giacimento all’attività di stoccaggio”.
DECRETO MINISTERIALE 9 MAGGIO 2011 “Criteri che rendono tecnicamente ed economicamente realizzabili i servizi di stoccaggio”.
DELIBERA 26/02 DELL’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA ED IL GAS Tra le altre cose si definisce “il riconoscimento alle imprese che gestiscono campi non ancora a regime e alle imprese che avviano il servizio di stoccaggio attraverso nuovi campi la facoltà di optare per la libertà tariffaria, al fine di incentivare l’approntamento di nuovi giacimenti di stoccaggio e di tipologie innovative di seguito”.
LEGGE 23 AGOSTO 2004 NUMERO 329 (legge Marzano): “Riordino del settore energetico nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in tema di energia”: “Al fine di assicurare la sicurezza, flessibilità e continuità degli approvvigionamenti di energia l’articolo 17 prevede per i soggetti che investono (…) nella realizzazione (…) di nuovi stoccaggi in sotterraneo di gas naturale (…) la possibilità di richiedere un’esenzione dalla disciplina che prevede il diritto di accesso dei terzi per la capacità di nuova realizzazione”.
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Si, come è stato fatto con le pompe di benzina. Le compagnie hanno fatto un bel cartello e tutto si è risolto.
Pier Paolo può esser utile (in un futuro vicinissimo e collegato) anche questo ( http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2011-10-28&task=dettaglio&numgu=252&redaz=11A14284&tmstp=1320067779153)
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2011 il “Decreto Comuni” che definisce i confini territoriali dei 177 ambiti (insieme minimo di comuni i cui impianti dovranno essere gestiti da un unico soggetto) per lo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio di Distribuzione del Gas….;-)
Gli stoccaggi servono per far diminuire i costi anche dei consumi domestici?
Allora è proprio vero che credete che abbiamo l’anello al naso!
Ma non diciamo fesserie! Gli stoccaggi servono per fare speculazione: comprano il gas quando scende e lo distribuiscono quando il mercato fa salire il prezzo!
Sono d’accordo ma non si capisce a chi fa riferimento con il suo “credete”.
A parità di domanda (di riscaldamento invernale), se l’offerta di gas aumenta, i prezzi diminuiscono.
Condivido, ed aggiungo: al netto di accordi collusivi (oligopoli), La speculazione la fai al contrario cioè se d’inverno per far aumentare il costo del gas inizi ad immagazzinare gas sottraendo volumi al mercato generando una carenza fittizia della materia prima.
Ci tengo a precisare che il contenuto dell’articolo fa riferimento a quanto scritto da Gas Plus (per lo più citando documenti Ue e Italia) e non corrisponde ad una presa di posizione del giornale. Se ne saremo capaci, cercheremo anche di valutare l’impatto economico…
E’ l’inverso. Senza stoccaggi e con pochi fornitori, quando d’inverno il prezzo del gas sale non hai alternative e sei costretto a comprarlo da chi ti chiede di più, essendo “ostaggio” del fornitore proprio nel momento esatto in cui ti serve. Con gli stoccaggi diminuisce lo “sbalzo” su base annua perchè l’offerta, globalmente, riesce ad adeguarsi all’accresciuta domanda, conformandosi quindi all’andamento del mercato. Non è automatico il risparmio per il consumatore, ovviamente; e infatti abbiamo una autorità sull’energia proprio per vigilare, che cerca di evitare azioni di cartello. Ma di certo “speculazione” è NON avere alcun tipo di stoccaggio ed… Leggi il resto »
Il mio “credete” è riferito a chi ha fatto quella direttiva 2003/55/CE.
Stiamo in Italia e quindi sono convinto che gli stoccaggi servono per fare speculazione sui prezzi!
In teoria dovrebbe essere, come dice Primavera, per calmierare i prezzi ma nella pratica avviene sempre il contrario.
Prendiamo la benzina:quando il prezzo del barile di petrolio era a 150 euro circa la benzina costava 1,50 circa, ora il prezzo del barile è a poco più di 100 euro il prezzo della benzina è di 1,65! Lì non fanno gli stoccaggi? E come mai il prezzo non scende mai?
Ho fatto uno studio di correlazione tra prezzo della benzina dal 2007 al 2010 al netto delle tasse e dei cambi e ti assicuro che c’è una buona correlazione shiftata di qualche mese (dovuto probabilmente al tempo di lavorazione del processo di raffinazione delle materie prime). Fonte dati dello studio sono stati i report del Ministero dello sviluppo economico, l’analisi e semplice e la può fare chiunque, adesso saranno disponibile anche al 2011 e si può verificare se questa correlazione persiste. Il problema sono le accise sulla benzina (in aumento) e il cambio (l’euro ha perso di potere nei confronti… Leggi il resto »