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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cosa risponde Gas Plus in merito alla centrale di stoccaggio situata in zona a rischio di esondazione del Fiume Tronto (E2, medio) e alla fascia fluviale di tutela integrale prevista in merito al Fosso Collettore (30 metri)?

Nella valutazione di compatibilità idraulica del luglio 2010 infatti la società – che naturalmente ha ben presente la situazione del Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del Fiume Tronto – scrive che “tutta l’area in cui verrà costruita la centrale e le strutture ad essa annesse è posta in zona E2” (rischio medio, ovvero piene con periodo di ritorno di 200 anni) e che “le opere ricadenti nella fascia di tutela integrale (del Fosso Collettore, ndr) riguardano parte della recinzione dell’area ed il tracciato del metanodotto“.

Riguardo il metanodotto, effettivamente, come scrive Gas Plus, “verrà realizzato interrato, quindi non comprometterà in nessun modo la sicurezza idraulica della zona in caso di piena”. Sulla recinzione però, Gas Plus scrive che “in caso si verifichi un evento di piena eccezionale, la recinzione costituisce una ulteriore barriera protettiva per l’area della centrale“.

Riguardo il Fosso Collettore, si legge: “Vista la conformazione del Fosso Collettore, dotato di argine in terra dell’altezza di circa 70 centimetri, e il regime idrogeologico caratterizzato da lunghi periodi di magra, ad eccezione del periodo estivo per l’irrigazione dei campi circostanti, si ritiene che la probabilità di esondazione nell’area occupata dall’impianto di progetto sia molto bassa“.

Le domande che poniamo sono le seguenti:

1) A Gas Plus: in caso di esondazione come avvenuto il 2 marzo 2011 e nel 1992 e invasione delle acque nella zona della centrale, quali potrebbero essere le conseguenze?

2) A Gas Plus: naturalmente la recinzione è una protezione per l’area della centrale; tuttavia vi sono diversi ingressi e “cancelli di fuga”. Attraverso di essi è possibile l’ingresso di acqua anche se non dovesse superare i 60 centimetri della recinzione?

3) All’Autorità di Bacino del Fiume Tronto: la realizzazione della recinzione è compatibile con la fascia fluviale di tutela integrale posta a protezione del Fosso Collettore?

4) All’Autorità di Bacino del Fiume Tronto: la zona, fino a qualche anno fa classificata a rischio superiore, è ora invece a rischio medio E2, ovvero piene con periodi di ritorno ogni 200 anni. In quella zona quali sono stati gli effetti dell’alluvione del Tronto del 1992 e quelle provocate dai canali affluenti nel marzo 2011?

GLOSSARIO:

FASCE FLUVIALI DI TUTELA INTEGRALE: specificate nell’articolo 10 delle note Tecniche di Attuazione del Piano Stralcio dell’Assetto Idrogeologico, sono individuate “al fine di consentire la pianificazione dell’assetto fisico dei corsi d’acqua compatibile con la sicurezza idraulica, l’uso dei suoli ai fini antropici e la salvaguardia delle componenti naturali e ambientali“.

FASCIA FLUVIALE FOSSO COLLETTORE: Il Fosso Collettore fa parte dei corsi d’acqua di “classe 2, i quali comprendono i principali affluenti del Fiume Tronto e i corsi d’acqua minori che sfociano direttamente nel mare” (questo è il caso del Fosso Collettore, che sfocia alla Sentina, ndr). Per il Fosso Collettore, che si trova nella fascia subappenninica, la fascia fluviale di tutela integrale è pari a 30 metri “misurati a partire dal piede esterno dell’argine o della sponda”.

COSA IMPONE LA FASCIA FLUVIALE DI TUTELA INTEGRALE: in essa “sono vietate le nuove costruzioni e gli ampliamenti di edifici, nonché l’accumulo e lo smaltimento di rifiuti e/o qualsiasi tipo di materiali che possano compromettere la sicurezza idraulica in caso di piena“.