SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Contrario a prescindere. Il Popolo della Libertà non ha dubbi sulla posizione da prendere in merito alla questione della centrale di stoccaggio del gas che dovrebbe sorgere a San Benedetto: “Non la consideriamo un’opportunità – afferma il capogruppo Bruno Gabrielli, affiancato dal consigliere comunale, Pierluigi Tassotti – questa città ha una grande valenza turistica, rischierebbe seriamente di restarne penalizzata”.
Non che dalle parti del centrosinistra si siano mostrati favorevoli: “Verissimo – confermano i berlusconiani – ma giocano sulle parole. Anche se l’impianto non dovesse nuocere alla salute, noi resteremmo sulle nostre posizioni”.
Fatto sta che, ad oggi, nessuno si sente al sicuro. L’Arpam, che ha provveduto ad esprimersi sulla vicenda, ha avallato il progetto dando parere favorevole. Voce che per il Pdl non risulta sufficiente: “Non basta. Non c’è un organismo sanitario che abbia ancora trattato il problema. Non esiste alcuna documentazione presso l’Asur. Come si può dare un giudizio basandosi esclusivamente sul responso dell’agenzia della protezione ambientale?”.
Ecco dunque l’appello di Gabrielli al sindaco: “E’ fondamentale chiamare in causa l’azienda sanitaria locale, tutti gli atti dell’Arpam vengano trasferiti. Serve un pronunciamento della Asl. Mi auguro vivamente che Gaspari accolga il mio invito”.
A sostegno dell’assessore provinciale, che a tal proposito sta preparando un ordine del giorno da discutere a Palazzo San Filippo, c’è inoltre il testo unico delle leggi sanitarie del 1934, ripreso nel 1994 nel decreto ministeriale sulla sanità (a cui è allegato l’elenco delle industrie insalubri, tra cui spiccano quelle di produzione e deposito di gas), che afferma come “una industria o manifattura la quale sia inscritta nella prima classe (fabbriche che debbono essere isolate nelle campane e tenute lontane dalle abitazioni, ndr) può essere permessa nell’abitato, quante volte l’industriale che l’esercita provi che, per l’introduzione di nuovi metodi o speciali cautele, il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato”.
“I rischi per la salute sono molteplici – prosegue – quando si parla di polveri sottili non ci si può soffermare solo sulle pm10. Ci sono pure le pm5, le pm2,5. Polveri più piccole che proprio per questo finiscono direttamente negli alveoli polmonari”.
Le rassicurazioni potrebbero arrivare dai casi simili, come Minerbio (8500 abitanti), Cellino Attanasio (2600), Rivara (2700). Lì, una centrale del gas esiste già: “Sono realtà imparagonabili con la nostra – contesta Tassotti – San Benedetto ha un’immagine da difendere, considerando gli afflussi estivi. Un impianto di questo tipo creerebbe una situazione non edificante. E poi, non so se negli altri Comune la centrale è stata costruita vicina al centro abitata o in un posto ad alta densità”.
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[fonte wikipedia ] Il 18 aprile del 1993 un referendum abrogò le competenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e delle Unità Sanitarie Locali (USL) nel campo del controllo e della prevenzione ambientale. Si creò in questo modo un vuoto di competenze che fu colmato dal Parlamento con la Legge 21 gennaio 1994 n. 61 di conversione del terzo decreto legge 496/93, che affidò tali compiti ad apposite “Agenzie Regionali” deputate alla vigilanza e controllo ambientale in sede locale[fine citazione] ..quelle Agenzie Regionali sarebbero le varie ARPA. Insomma quello che chiede oggi il centro destra è di tornare indietro ci circa… Leggi il resto »
Davvero una novità per la politica del PDL, una volta soltanto la sinistra era etichettata come ostruzionista e contraria ad ogni opera innovativa (NO TAV, NO GLOBAL, NO AL NUCLEARE ecc), adesso invece anche il centro destra sembra cavalcare l’onda del NO a priori, personalmente trovo davvero stucchevole il modo di fare politica all’italiana,cioè quello del derby permanente tra sinistra e destra, ciò che va bene ad una parte non deve andare bene a quell’altra semplicemente per cercare consenso, ma è possibile che la politica non sia in grado di fare delle valutazioni oggettive basate su dati reali e scientifici?… Leggi il resto »
In questi giorni “ci sta” tutto. “Ci sta”, anche se non lo condivido, che chi è contrario alzi la voce. “Ci sta” che nella foga (ci si sente tutti paladini della salute pubblica) si dicano anche una certa dose di fregnacce. “ci sta” che si facciano tanti errori; e “ci sta” che questi errori li facciano persone che hanno una scarsa esperienza politica, che non hanno mai lavorato in un partito, che non hanno avuto responsabilità amministrative. Ma questo no: sentire parlare in questo modo dell’arpam da parte di amministratori pubblici ed esponenti di istituzioni, sentire manifestare questa ipocrita contrarietà… Leggi il resto »
Ok, ma il nodo centrale è che di vantaggi questa soluzione non ne porta se non pochissimi : 1 o 2 posti di lavoro fissi, mentre i contro sono decisamente molteplici e non li sto qui ad elencare. Sta di fatto che andiamo sempre a cercarci di tutto e di più per complicarci la vita. Mi meraviglio di Primavera, lo facevo più attento a queste tematiche sulla salute. Non è questione di politica di destra o sinistra. Quando c’è da mangiarci dentro tutti rigirano la frittata o quando va bene nello spartirsi il bottino si mettono sempre d’accordo. Questa centrale… Leggi il resto »
Rui, più che meravigliarti del mio atteggiamento dovresti chiederti: “perchè uno che è intervenuto su tante tematiche ambientali, e che avrebbe tutto di guadagnato dall’attaccare amministrazioni comunali e provinciali, e che ha pure “scoperto” per primo la storia potendo quindi godere di un vantaggio politico, oggi non segue in maniera così integralista il fronte del no? Perchè sin dal primo giorno non ha provveduto lui stesso ad alzare i toni, peraltro sapendo che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare una campagna elettorale?” Le possibilità sono, naturalmente, due; o mi sbaglio io a ritenere un impianto di questo tipo di… Leggi il resto »