SAN BENEDETTO DEL TRONTO – C’eravamo tanto amati (forse). Almeno fino a giovedì sera, dato che dopo l’ultimo consiglio comunale Luca Vignoli e Marco Calvaresi possono considerarsi aperti nemici, politici e non solo.

Tutta colpa della MegaVariante, tema bollente e contestato, e del democrat Vinicio Liberati, capace di scatenare la scintilla di un prolungato duello verbale.

Il via è scattato durante l’intervento dell’esponente del Pd. Liberati, seduto a pochi metri da Vignoli del Pdl, discutendo di Piano Regolatore Generale ricordava all’opposizione il precedente negativo di Piergiorgio Bellagamba, consulente urbanistico esterno ingaggiato dall’ex sindaco Martinelli col compito, fallito, di aiutare a redigere appunto il nuovo Prg. Imminente la replica stizzita di Vignoli che, a microfoni spenti, ricordava il caso simile di Luigina Zazio, avvenuto nel corso del primo quinquennio di Gaspari.

Da lì un primo richiamo del presidente del Consiglio Comunale. Poi un secondo ed un terzo. Vignoli e Liberati tuttavia proseguivano con le loro schermaglie reciproche, bloccate ancora una volta da Calvaresi. Stavolta con più foga: “Vignoli, o la smette o la faccio portare via dai Vigili. La stimo come professionista, ma come consigliere sta dando un pessimo esempio”. Un assist perfetto per l’ex assessore: “Io invece non la stimo come Presidente”.

Capitolo chiuso? Macchè. Vignoli infatti, allontanatosi volutamente per uno spuntino, rientrava frettolosamente in quanto chiamato in causa nel proseguo del dibattito. Col tramezzino in mano. Gesto mal gradito da un Calvaresi forse troppo pignolo: “Così manca di rispetto al Consiglio”. Accuse considerate un ennesimo affronto: “Il giudizio sui consiglieri non spetta al presidente”, ha concluso Vignoli.

Veleno vero e proprio, legato probabilmente a quello che dentro al Popolo della Libertà definiscono un tradimento a tutti gli effetti. Mai compreso, mai digerito, mai accettato. Nel marzo 2010 “Il Pescatore” (ristorante di proprietà di Calvaresi) ospitava il Ministro Brambilla. Nello stesso contesto Vignoli ufficializzava la propria corsa per le Regionali. Sono passati appena venti mesi. Sembra un secolo.