Clicca sulle icone rettangolari a destra in basso per visualizzare le interviste a Di Vincenzo e Mengo. Intanto proseguono i lavori per la sistemazione del fotovoltaico al Riviera delle Palme. La Samb ha chiesto di giocare la prima gara di campionato, il 4 settembre, in trasferta.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continua la preparazione estiva della Samb, giunta al secondo giorno di raduno. Nel pomeriggio, a causa dell’indisponibilità del campo dell’EcoService di Castel di Lama, i rossoblu si stanno allenando al Campo Europa di San Benedetto.

Tra i volti nuovi di questa squadra vi è sicuramente Mattia Di Vincenzo, portiere classe 1992, in arrivo a San Benedetto dal Siena, squadra che l’ha ceduto in prestito alla Samb. Un Di Vincenzo che si presenta ai taccuini della stampa per nulla intimorito e anzi un po’ scafato: “Non temo la responsabilità di giocare in una piazza di questo genere, dove ci possono essere tranquillamente 3-4 mila spettatori e, in caso di sfide di vertice con Ancona e Teramo, molte molte di più” afferma l’estremo difensore.

“Ho avuto modo di capire quanto la tifoseria sambenedettese sia calda durante la partita, giocata in campo neutro a Teramo, contro la Santegidiese – ricorda Di Vincenzo – e devo dire che quando ci fu la contestazione con lancio di fumogeni verso il campo, non ne fui intimorito ma anzi presi spunto da quel momento accaldato per caricarmi ancora di più. Cercavo una squadra come la Samb perché ho bisogno di stimoli di questo genere, la cosa non mi fa per nulla paura”.

Un Di Vincenzo che dovrà vincere la concorrenza degli altri portieri under ma che, spiega, è arrivato alla Samb “con l’obiettivo di vincere il campionato. Certo, il Teramo ha costruito una super-squadra comprando tutto ciò che voleva comprare, e anche l’Ancona si sta muovendo bene. Ma anche un anno fa il Teramo si era comportato così… Io ritengo che questa Samb possa ambire alla vittoria, naturalmente senza pensare di stravincere, ma con la compattezza del gruppo, cosa fondamentale in questo campionato”.

Di avviso simile il più esperto del gruppo, quell’Eddy Mengo reduce “da una stagione non proprio brillante, ma conto di riscattarmi”: “Ringrazio mister Palladini per la fiducia, e sono pronto a giocare in qualsiasi schema difensivo, ben sapendo che inizialmente si dovrebbe iniziare con la difesa a tre. Lascio con piacere ad altri il ruolo di favoritissima ma già da questi primi giorni noto che il gruppo è molto affiatato e questa forza può essere fondamentale al fine di recuperare quel piccolo dislivello che, secondo la critica sportiva, accumuliamo nei confronti di Teramo e Ancona”.