SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un bagno di destra: e non poteva essere altrimenti alla presenza del segretario nazionale di un partito che, appunto, si chiama “La Destra“. Circa 150 persone infatti erano presenti all’incontro con Francesco Storace, giunto a San Benedetto domenica sera in appoggio alla campagna elettorale del suo partito per Bruno Gabrielli sindaco.

Ed oltre a temi storicamente propri della destra italiana, Storace si è dilettato soprattutto a punzecchiare, o qualcosa di più, il suo rivale Gianfranco Fini, al cui nome è stato ripetutamente affibbiato l’aggettivo “traditore”: “I finiani sono finiti, ad OIbia sono alleati con Vendola. Sta qui con noi la Destra che gli italiani vogliono. Abbandonammo An perché avevamo capito quel percorso, ed ora i fatti ci danno ragione. Siamo leali e siamo in questa coalizione dalla quale fummo cacciati per causa dei traditori. Fini ha sciolto già l’Msi e An, fra poco toccherà a Fli“.

E ancora: “Con coraggio Berlusconi, a Milano, ha affermato che queste elezioni hanno anche un carattere politico: la Sinistra ha tentato di buttare giù questo governo in ogni modo, e noi dobbiamo dare a loro la sonata che meritano perché sono arroganti“.

E risuona un vecchio timbro della Destra: l’anti-americanismo. “Sarà che ci stanno attaccando dall’estero perché non chiediamo più il permesso a Washington? Gheddafi è quello che è, ma avevamo intrecciato una politica di cooperazione anti-clandestini; sul gas abbiamo stretto accordo con Putin, e agli Usa non va bene; Finmeccanica fa affari… insomma, Berlusconi è scomodo”. Continuano gli attacchi alla Magistratura: “In Italia si va avanti solo in un certo modo, nella Magistratura: se sei della corrente opposta, sei finito”. A livello programmatico, Storace parla di mutuo sociale, “che stiamo inserendo nel Piano Casa del Lazio”, mentre “per l’assegnazione dei servizi sociali adesso c’è più spazio per gli stranieri che per gli italiani, occorre dare un punteggio superiore a chi è di nazionalità italiana, altrimenti si favorisce il razzismo”.

Presenti, all’incontro, naturalmente molti candidati consiglieri, ma anche l’onorevole Carlo Ciccioli, il consigliere regionale Pdl Giulio Natali e, un po’ a sorpresa, suo padre, Luigi Natali, storicissimo esponente della Destra ascolana, che però, nonostante la veneranda età, ha infiammato i presenti grazie ad una verve invidiabile: “Mi avete dato una spinta memorabile, siamo qui a parlare di Destra, io sono qui per abbeverarmi ad uno spirito antico”. Patria, coscienza: “A Berlusconi occorre portare un contributo attivo, basta con queste cose alla Sarkozy: perché dobbiamo dare armi ai ribelli libici, queste cose se le risolvano loro”.

Il candidato sindaco Gabrielli ha iniziato affermando “che adesso abbiamo messo la freccia ed iniziato il sorpasso. Noi siamo la vera forza per il sociale, mentre il vecchio sindaco ha fallito: ha aumentato la Tarsu del 25%, l’Irpef portata al massimo, aumento dei costi dei servizi, soltanto per dare incarichi agli amici degli amici? Pensiamo alle centinaia di migliaia di euro dati ad un architetto, e il fatto che tra il 2007 e il 2008 siamo stati il Comune che ha speso più di tutti nelle Marche per incarichi esterni. Pensiamo alla Sanità: qui si parla sempre dei conflitti di interesse di Berlusconi, nessuno parla del fatto che l’assessore Emili ai Servizi Sociali è dipendente dell’Asur…” Altre proposte di Gabrielli: “Quoziente familiare a favore delle famiglie tradizionali, zona franca comunale come ad Ascoli per imprese con sgravi fiscali. Dobbiamo convincere il 15% di indecisi”.

Presenti anche i candidati della Destra, tra cui la capolista Lucia Mosca, il segretario regionale Walter Stafoggia, l’assessore provinciale Pasquale Allevi di Noi Centro, alleato con La Destra a San Benedetto, il segretario provinciale Pagani. Ad ascoltare anche l’ex sindaco di Cupra Marittima Torquati, storicamente democristiano e Udc.