SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’unione fa la forza. Ma anche la qualità. Buona, per forza di cose, dovrebbe rivelarsi l’idea che le imprese di cantieristica navale di San Benedetto hanno seguito, fino a costituire un consorzio di imprese dal nome “Nuovo Porto”, che ha l’obiettivo di realizzare un polo d’eccellenza.

“Un’iniziativa che prende spunto dalla consapevolezza che solo aggregati e collaborando è possibile perseguire obiettivi di crescita e visibilità, anche rendendo fattibile una posizione contrattuale di maggiore efficacia” si legge nella nota di presentazione dell’iniziativa. Soci fondatori sono le aziende Cantiere Navale di San Benedetto Srl, Elettromeccanica Battoccoli Srl, Fortek Srl, Gem Elettronica Srl, Metamarine Srl, Navaltecnica Costruzioni Navali Srl, Ondamarina Snc, Pennile Srl.

Il consiglio direttivo ha come consiglieri i rappresentanti delle società consorziate: Federico Ascolani, Danilo Battoccoli, Silvia Merlini, Luigi Orlandi, Marco Piergallini, Remo Malavolta e Raniero Iacoponi. Presidente è stato eletto Giuseppe Fiscaletti, un ingegnere esperto del settore, “che può interpretare concretamente le esigenze delle imprese collocate in tali aree”; vice presidente Silvia Merlini della Gem Elettronica Srl.
“L’iniziativa qualificante per il futuro dell’area portuale è stata supportata dallo Studio Luchetti Vitali & Partners di Fano che ha trasferito sul campo esperienze sedimentate in altre importanti realtà portuali italiane – continua la presentazione – L’idea consortile trae spunto dalla ripresa dell’attività di pianificazione dell’area portuale promossa dal Comandante della Capitaneria di Porto Daniele Di Guardo, pienamente condivisa e sostenuta dal Comune di San Benedetto del Tronto. Una nuova impostazione progettuale che dà grande respiro agli spazi per la cantieristica in cambio di sviluppo e rinnovamento dei luoghi, restituendo loro l’antico e considerevole prestigio”.

I primi obiettivi del “Nuovo Porto” sono la fattibilità di “un polo cantieristico con visibilità nazionale e internazionale tale da attrarre importanti investimenti, in sintonia con lo spirito delle iniziative istituzionali attuate per la riqualificazione e il recupero funzionale dell’ambito portuale. Intento dei promotori è coinvolgere – in tempi brevi – nel percorso di azioni le Istituzioni locali, in primis la regione Marche e tutte quelle che in particolare si affacciano sull’Adriatico: il consorzio è aperto al contributo e alla partecipazione di altre realtà imprenditoriali interessate al tema”.

Non c’è che da auspicare un in bocca al lupo per una iniziativa di aggregazione di intelligenze, esperienze e capacità in un settore capace di dare molte soddisfazioni non solo economiche all’intera città: “Nuovo Porto nasce dall’esigenza di proiettare il futuro dell’area in un’ottica di medio-lungo periodo, creando certezze e occasioni positive per le imprese che vi operano, tenendo conto del particolare regime concessorio che pregiudica investimenti e opportunità di sviluppo su spazi che sono insostituibili per la particolare attività delle imprese stesse. Finalità di base è restituire allo scalo rivierasco il ruolo che la storia le aveva assegnato: di mettere a sistema posizione geografica e capacità imprenditoriali, diventando volano di crescita economica e sociale”.

Il neo-presidente Fiscaletti pone l’accento su come “l’attuale andamento economico ha convinto gli imprenditori a mettere da parte l’individualismo del passato e creare squadra, attivando un”.