MONTEPRANDONE – Questa mattina, dopo uno scambio di pareri anche abbastanza forte, abbiamo intervistato il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci. Oltre all’intervista telefonica di Claudia Cinciripini e prima dello scambio di vedute, lo avevamo già contattato per la verifica di alcune importanti informazioni che avevamo raccolto tra i residenti di Contrada Isola e Centobuchi nei giorni immediatamente successivi l’allagamento. Presto, al tal proposito, pubblicheremo due articoli molto interessanti.
Nel rispetto dei rispettivi ruoli, Stracci politico e sindaco, noi giornale di informazione, l’intervista è servita anche per chiarire ciò che, nei giorni scorsi, era stato motivo di una possibile polemica. Accogliamo con molto favore e anche rispetto e stima, a tal riguardo, alcune parole del sindaco nei confronti della nostra giornalista Claudia Cinciripini: “Chiedo scusa per aver urlato al telefono ad una giornalista gentile ed educata quale è Claudia Cinciripini, ma il tutto era dovuto alla concitazione del momento che forse mi ha portato a sfogarmi. Purtroppo rispondere a certe domande, in quel momento, l’ho ritenuto fuori tempo e fuori luogo: non era mia intenzione omettere alcuni particolari dell’alluvione ma molte aziende mi avevano anche chiesto di non rivelare nomi e i danni ricevuti per evitare di allarmare ulteriormente i fornitori e i committenti, aggiungendo ulteriori danni alla già difficile situazione, perché la prima cosa che mi hanno chiesto è stata quella di poter tornare alla normalità e far tornare i dipendenti sul posto di lavoro“.
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Il nervosimo del sindaco, durante i giorni dell’alluvione, era dovuto certamente al peso di responsabilità morale, che forse si sentiva addosso. Vedere tutti quei danni provocati dall’alluvione, forse perche, lui nella veste di sindaco, non avendo impedito alla società SEI Sp.a. di chiudere con la costruzione mediante riporto di terra della pista di atterraggio, inpedento cosi il normale deflusso delle acque. la società SEI spa avrebbe dovuto provvedere a collocare tubi delle giuste dimensioni per il deflusso delle acque. Invece hanno messo un tappo gigantesco sotto la superstrada, inpedento all’acqua di defluire. Mi auguro che chi ha ricevuto i danni,… Leggi il resto »