ASCOLI PICENO – Oltre 100 Vigili del Fuoco con una trentina di mezzi stanno fronteggiando l’emergenza maltempo che ha colpito l’intero territorio delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Una situazione in continua evoluzione (la nota ufficiale di resoconto è stata diramata nel tardo pomeriggio, ndr) che alle ore 16 aveva visto gli uomini del Corpo Nazionale aver concluso oltre 100 interventi dal primo di marzo. A dar manforte agli uomini del Comandante Ghimenti anche la prima sezione operativa della Campania e della Toscana unitamente all’elicottero Drago 10 del Nucleo di Pescara, i Sommozzatori del Nucleo Ancona e personale giunto con mezzi anfibi dai Comandi di Rieti e Pesaro.
Tantissime le criticità da affrontare, su tutte, la ricerca delle due persone scomparse nella frazione Casette d’Ete di Sant’Elpidio a Mare, tutt’ora in corso, dove si è registrata l’esondazione del fiume Ete Morto. Una ricerca  che ha coinvolto sia il Drago 10 che perlustrava l’intera zona dall’alto, che personale sommozzatore, di terra e fluviale. Alle 16,20 veniva ritrovato, poi, il corpo di uno dei due, incastrato tra i rami di alberi trasportati dalla piena sull’argine sinistro del fiume.
Da segnalare che nella nottata tra il 1 ed il 2 i Vigili ascolani erano stati impegnati nella ricerca, a Venarotta, di una anziana signora, purtroppo poi trovata senza vita in un fossato.
Nella stessa notte evacuato, nella zona industriale di Ascoli lo stabilimento della Barilla, completamente allagato.

Il personale all’interno, non potendo mettersi in salvo autonomamente veniva caricato su mezzi speciali dei Vigili del Fuoco ed una volta all’esterno, risultando ogni autovettura nel parcheggio sommersa, con l’ausilio di due bus veniva trasportato all’interno dei locali del Comando Provinciale per esser messo al riparo da freddo e pioggia e successivamente riaccompagnati a casa. Situazione difficile in tutta la zona industriale e scendendo verso la costa fino a Porto d’Ascoli dove acqua e fango hanno messo a repentaglio l’incolumità della popolazione. Gravi disagi anche per il traffico nella zona di Centobuchi-Monteprandone dove, causa l’allagamento di tutti i sottopassi veniva interdetta la zona del casello autostradale sulla A14.
Per fronteggiare al meglio la situazione, poi, il Comandante Ghimenti ha disposto il posizionamento di un posto di comando avanzato a Porto D’Ascoli dove venivano dislocati anche un mezzo anfibio ed un gommone per il soccorso ed il recupero di persone rimaste isolate all’interno delle proprie abitazioni. Da segnalare anche, sia nell’ascolano che nel fermano, numerosissime frane e la caduta di alberi che hanno ostacolato il traffico a volte andando ad ostruire completamente la carreggiata anche di arterie primarie.