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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo da Gabriele Franceschini, candidato sindaco per la lista Forza San Benedetto.
“Un progetto unitario di città, racchiusa dal mare Adriatico e dalle nevi dei Sibillini, dai fiumi Aso e Tronto, che assegni agli elementi naturali e storici presenti (dalla rete delle acque al patrimonio culturale, ai grandi spazi aperti disponibili, dalla bellezza e dalla ricchezza dei luoghi alle attività della gente), la ridefinizione sociale, economica, abitativa e delle conoscenze dell’intera Provincia Picena. Sarà la Città più “grande” delle Marche, di kmq 1.228 di superficie, la città dell’unione di 33 comuni che la arricchiranno, ognuno con la propria storia ed autonomia, la Città di 213.600 abitanti con una densità attuale di 174 abitanti/kmq.
Laddove, come primo obiettivo, a mio avviso in presenza di una crisi mondiale strutturale e non congiunturale, lo sviluppo economico ricominci dal basso, dalla riscoperta delle nostre tipicità; dalla raccolta di erbe e spezie dalle colline, come facevano le nostre nonne; dallo sviluppo di un’agricoltura, di un’avicoltura e di allevamenti bovini ovini suini biologici introducendo le moderne tecniche; da un mare non più depredato ma risorsa del territorio: il pescatore come sorvegliante e agricoltore del bene mare e non più cacciatore”.
“Grandi e piccole viabilità alternative non inquinanti; energie rinnovabili ma non invasive perché abbiamo sole e vento; viaggio delle merci con percorsi brevissimi; socialità ed opportunità diffuse; impianti sportivi comprensoriali; ricostruire la voglia di turismo diffuso di qualità; una qualificata ed eccellente struttura sanitaria; un solo vero Campus universitario. I rifiuti come innovazione ambientale attraverso la creazione di un centro di riciclo quale impianto di stoccaggio e selezione degli stessi per il loro riutilizzo. Creare sinergie, fare bello e buono, cioè utile. Sarà il mio primo grande impegno, ad occhi aperti, per questo sogno! D’altro canto ad un politico si chiede arguzia, coraggio, saggezza e conoscenza. Dopo di che e solo dopo, occorreranno i tecnici che dovranno rendere concreto questo progetto unitario. E sia concesso che, finalmente, la parte sud di San Benedetto del Tronto si chiami non più Porto d’Ascoli ma Porto del Tronto!“
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il progetto e’ interessante sarebbe molto importante diventare una grande citta’ con 200.000 persone,avremmo molti piu’ servizi. Per quant riguarda cambiare nome a porto d’ascoli sono daccordo ma con san benedetto visto che e’ gia la stessa citta’,non ha bisogno di un ulteriore nome di fantasia,alla faccia di un unica grande citta’ ,se gia il candidato sindaco vuole specificare un altro nome per la parte a sud,mi sembra ridicolo. Sarebbe bello un unico grande comune che va da cupra a colli per san benedetto,e da castel di lama ad arquata comune di ascoli,senza piu’ la provincia e senza tante giunte… Leggi il resto »
Certo che è buffo… Appena qualcuno propone qualcosa: PRG a consumo zero, città territorio ecc. tutte (o quasi) le forze che stanno nel limbo, sposano totalmente queste cause, finora non c’è ancora un programma… Veramente preoccupante!
Il Problema è che alcuni esagerano nel copiare e ci lasciano pure quel “grano salis” necessario per capire la proposta.
Ha senso fare una Città Grande se si accomunano comuni urbanisticamente affini e con esigenze analoghe adesso mi spiegate le analogie tra Grottammare ed Arquata.
Un conto è pensare a San Benedetto, Grottammare, Monsampolo (geograficamente limitrofi ed in soluzione di continuità urbanistica) un conto è pensare Montemonaco con Cupra Marittima.
Almeno copiate bene!
Ringrazio Ivansbt e Robbenson per avermi dato l’occasione per precisare la proposta di città territorio. Intanto nasce formalmente e concettualmente con decreto leg.vo 18 agosto 2000, art. 32, unione dei comuni. Ma già dagli anni settanta, a cominciare dal “Marcuzzo”, dalle nostre parti si è sviluppato un ricco dibattito sulla opportunità di avere un’area metropolitana nel Piceno. Proposte, idee, criticità, vantaggi, e così via. Noi abbiamo presentato un progetto che, facendo sistema, produca sinergie per una migliore “promozione” del nostro territorio attraverso la valorizzazione delle autonomie e dei servizi comuni diffusi. La sussidiarietà è alla base di tale progetto. Otterremo… Leggi il resto »