SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In questo articolo (clicca qui) vi diamo conto della recente delibera della Regione Marche che prevede una serie di limitazioni al traffico urbano dei veicoli più inquinanti.

Da parte della Regione e del Comune giungono alcuni commenti rispettivamente dell’assessore all’Ambiente Sandro Donati e del sindaco Giovanni Gaspari. Il senso dei loro commenti è questo: “Gente, non è colpa nostra, l’Unione Europea ci impone di tenere alto il livello di guardia sull’inquinamento da polveri sottili Pm10. Quindi per non incappare in sanzioni economiche dobbiamo emanare questi provvedimenti, per poi verificare se i rilevamenti dell’aria ci fanno stare tranquilli o bisogna insistere”.

A gennaio i Comuni dovranno disciplinare le zone A e le loro limitazioni, cioè le aree urbane più a rischio smog. La Regione Marche ha stanziato 500mila euro per la cartellonistica che verrà piazzata nei centri urbani. Ai Comuni spetterà far rispettare le ordinanze.

Della delibera regionale si era parlato nello scorso novembre in una serie di incontri fra i commercianti del centro e l’assessore comunale Settimio Capriotti. Si parlò dell’istituzione di una eventuale zona a traffico limitato, ma i gestori dei negozi la videro come fumo negli occhi. Non così invece una parte dei residenti del centro, in particolare il direttivo del comitato di quartiere Marina.

Ora, secondo Donati e Gaspari, “queste limitazioni possono sembrare una mannaia arrivata all’ultimo momento, ma le amministrazioni pubbliche erano da tempo a conoscenza di questi impegni legati alle direttive europee. Saremo più precisi nei prossimi giorni, credo – spiega il sindaco – che le limitazioni non riguarderanno la Statale Adriatica ma il quadrilatero del centro dall’Albula verso nord. E comunque non mancheranno i percorsi alternativi. All’inizio sembrava che le limitazioni fossero ancora più stringenti, addirittura fino ai veicoli Euro 4. Poi l’azione dell’associazione dei Comuni e dell’Unione delle Province in accordo con la Regione è riuscita a far limitare solo fino agli Euro 2″.

Il primo provvedimento di prova dovrebbe durare fino al 31 marzo, poi la prima verifica sull’andamento dei dati delle emissioni. Non saranno consentite deroghe ai veicoli adibiti al carico e scarico delle merci, a meno che non si dotino di filtri antiparticolato.