SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Secondo la Regione Marche, nelle aree urbane la quota di polveri sottili Pm10 prodotte dal traffico veicolare può rappresentare anche il 70% del totale delle polveri sottili emesse nell’aria. In assenza di vento, o di piogge, le polveri sottili si arrestano ai fabbricati adiacenti alla strada, provocando il cosiddetto “effetto canyon”.
Il blocco totale del traffico è ritenuto ovviamente improponibile, e si è ritenuto inefficace anche il provvedimento delle targhe alterne
Ma dal giugno 2011 potrebbero concretizzarsi pesanti sanzioni dall’Unione Europea.
Così il 6 dicembre scorso, con delibera di giunta regionale numero 1755 (“Misure contingenti per la riduzione della concentrazione in aria delle polveri sottili Pm10″, puoi leggerne il testo in formato pdf cliccando sul documento allegato, a destra di questo articolo) è stato approvato un Accordo di Programma fra le cinque province marchigiane e la Regione. Si tratta di un piano che stabilisce le categorie di veicoli inquinanti ai quali sarà vietata la circolazione in determinate aree urbane e in determinate fasce orarie.
Gli impegni assunti in questo Accordo dovranno trovare applicazione nelle fasce A urbane, quelle più a rischio inquinamento, che verranno individuate dai sindaci con apposito atto. Entro gennaio, pare di capire. (clicca qui per le dichiarazioni del sindaco di San Benedetto)
Facile presumere che il centro di San Benedetto, in particolare il quadrilatero fra via Gino Moretti a sud e via Manzoni a nord (con ai lati la statale Adriatica e via Ugo Bassi o via Curzi) rientri in questa fascia A.
Ecco le linee guida: i Comuni approveranno ordinanze sindacali per vietare la circolazione da lunedì a venerdì (dalle 8:30 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 18:00) delle automobili Diesel pre Euro, Euro 1 e Euro 2 senza filtro antiparticolato; dei veicoli commerciali leggeri e pesanti diesel pre Euro ed Euro 1 e 2 senza filtro antiparticolato; dei bus urbani diesel pre Euro, Euro 1 ed Euro 2 senza filtro antiparticolato; dei motocicli maggiori di 50 cm cubi di cilindrata pre Euro.
Sono previste eccezioni per i veicoli sanitari, adibiti a trasporto dei disabili, per i veicoli elettrici, ibridi, a metano e Gpl.
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Domanda: considerato che di certo la strada più inquinata di San Benedetto è la statale, il blocco riguarderà anche la statale? Mi auguro proprio di sì, da cittadino che ci vive. Anche stavolta, tuttavia, mi pare che la soluzione sia soltanto di facciata: occorrono rimedi più radicali, spostare il traffico da una via all’altra non risolve molto, a mio avviso. Anzi, considerando che la centralina sta proprio sulla statale in una zona non “A”, aggraverà la situazione sia effettivamente che formalmente… staremo a vedere.
Daniele,
ti conviene cambiare casa.
Così come al comune conveniva smetterla di dare licenze per costruire a ridosso della SS16. Avessero preso questa decisione 25 anni fa (ero piccolo e già ci pensavo) oggi la situazione sarebbe molto diversa.
A SBT non si concepisce l’inurbamento della zona lungo Via Albula Alta, ma si preferisce drammatizzare la situazione, già drammatica, del centro permettendo nuove e più alte costruzioni.
Per eliminare il traffico nella zona centrale della citta’ non ci sono tante alternative. 1) vietare il transito ai tir con esenzione del tratto Grottammare-PortoD’ascoli e viceversa sull’autostrada. Si potrebbe partire con un periodo di sperimentazione e magari pensare di ampliare la cosa alle autovetture. Tanti da Ripatransone-Cupra-Grottammare per raggiungere Ascoli o i centri commerciali di porto d’ascoli passano per la statale a San benedetto: facilitiamogli il passaggio in autostrada. Ed ovviamente viceversa (martinsicuro, monteprandone, porto d’ascoli verso Grottammare-Cupra e pedaso). Ovviamente dobbiamo prevedere permessi appositi per la zona industriale di acquaviva. 2) Realizzare delle Giornate di Statale chiusa, per… Leggi il resto »
Bravo, io condivido al 100%
Giusto, ma anche regolare i semafori utilizzando cellule a infrarossi che lasciano sempre il verde sulla strada principale di un incrocio, fino a quando una o più macchine non siano in sosta in una di quelle secondarie, trascorso, ovviamente, un certo tempo. E perché no, rivedere anche qualche vigile urbano da sottrarre al chiacchiericcio e alle multe per dirigere il traffico in qualche arteria più rovente! Tutto perché le auto non sostino troppo a lungo in prossimità di incroci e con file infinite ecc. Oggi l’elettronica può fare miracoli, come programmando opportunamente delle TEMPORANEE deviazioni in altre vie interne parallele… Leggi il resto »
Condivido anch’io, salvo che per un punto: unitamente a tutti gli interventi descritti è indispensabile dare un impulso forte (che finora è mancato) alla mobilità pubblica (ovvero metro di superficie e linee autobus urbani, con corsie preferenziali etc).
Spostare semplicemente il problema da una arteria all’altra non è un traguardo così utile, sebbene anch’io sia favorevole alla bretella.