SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Premiare i migliori giornali online locali, da Aosta a Marsala. Valutarne gli aspetti grafici, redazionali, di trasmissione dei messaggi pubblicitari, di innovazione nel prodotto e nel metodo giornalistico. Giovedì con la conferenza all’hotel Excelsior è partita la prima edizione di Qoll Festival, Festival Italiano dei Quotidiani Online Locali, organizzato da Ipi (Impresa e Promozione Italia), dall’istituto di ricerca statistica Iiris e patrocinato da Comune e Provincia.
Non solo premi: la due giorni del festival prevede seminari e tavole rotonde sui temi dell’etica giornalistica e del ruolo dell’informazione locale e globale, sul rapporto fra giornalismo locale, opinione pubblica e istituzioni.

Non solo confronto: altro obiettivo sarà l’avvio di un Osservatorio nazionale sull’informazione locale online, censendo per prima cosa tutte le testate registrate (secondo gli organizzatori non esiste un elenco completo, attualmente) e poi in futuro discutere e studiare strade futuribili per l’innovazione nel settore.

Afferma Gianni Rossetti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche e direttore artistico di Qoll Festival: “Appoggiamo l’iniziativa perché siamo convinti che il giornalismo online sarà il futuro della professione, non è un sottomondo, o un sottobosco. La velocità dell’innovazione tecnologica non deve farci ripetere l’errore compiuto decenni fa con le tv e le radio private, lasciando un intero settore non governato e non normato. L’Ordine come tutela della professione e del rapporto con i cittadini invece deve entrare subito nel settore, chi fa informazione sul web deve per prima cosa registrare la testata nel tribunale di competenza, e poi curare l’etica e la formazione professionale. Il web offre nuovi mezzi e nuovi problemi, come il rapporto fra la verifica della notizia rispetto alla accelerazione del doverla dare prima degli altri concorrenti. Per arrivare infine a una certificazione delle testate, e poter dare orientamento a chi cerca le informazioni su Internet”.

Luigi Cava (presidente Ipi) e Camillo Di Monte dell’istituto Iiris parlano di un festival al “numero zero”, che potrebbe inevitabilmente avere lacune rispetto alle future versioni, ma che vuole essere un “puntamento dell’attenzione su un mondo in rapida evoluzione, da quantificare e studiare tramite l’osservatorio che costituiremo”.

Inoltre le ventuno testate finaliste (a rappresentare le Marche c’è Rivieraoggi.it) provenienti da tutte le Regioni d’Italia con la loro presenza a San Benedetto rappresentano anche un momento di promozione turistica, come affermato dagli assessori comunali e provinciali Domenico Mozzoni e Bruno Gabrielli. Mozzoni in particolare ha anticipato che “nella prossima primavera contatterò tutti i giornali finalisti per proporre loro della pubblicità sulla nostra Riviera”. In questi giorni editori e giornalisti ospiti del festival saranno condotti anche in un press tour alla scoperta delle peculiarità del Piceno.