SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Candidarmi a sindaco? Sì, sarei disponibile». Durante una lunga intervista rilasciata al settimanale Riviera Oggi (che sarà in edicola dal 14 settembre) Bruno Gabrielli rompe gli indugi e apre concretamente alla possibilità di concorrere alle prossime elezioni comunali da protagonista.

«Le primarie non ci appartengono, lavoreremo affinchè il nome salti fuori ben prima rispetto alle scorse regionali», prosegue l’esponente del Pdl confermando come stavolta il partito non abbia alcuna intenzione di commettere l’errore compiuto con Erminio Marinelli, concorrente “outsider” di Spacca nella corsa a Palazzo Raffaello presentato ad appena un mese e mezzo dal voto.

«Vogliamo creare i presupposti che ci portino a giocare la gara nel miglior modo possibile e l’obiettivo è ovviamente avere un candidato in tempi ragionevolmente brevi».

Da qui a fine anno saranno dunque mesi caldi, che potrebbero aprire all’interno del movimento berlusconiano una possibile rivalità con Pasqualino Piunti, altro politico di spicco che ambirebbe secondo i rumors alla stessa poltrona di Gabrielli: «Appoggerò chiunque verrà scelto e penso che succederà la stessa cosa qualora la preferenza ricadrà su di me. Non esiste davvero nessun problema».

Un leader che comunque dovrà essere appoggiato da una coalizione di centrodestra che, al momento, presenta non troppi punti fermi: «La Lega sì è dimostrata un elemento affidabile. Per il resto siamo aperti al confronto con chi sposa la nostra visione in materia urbanistica, turistica e sociale. Non so cosa farà l’Udc. Osservando gli ultimi avvenimenti sembrerebbe più affine all’attuale maggioranza. Per il futuro valuteremo, discutendo pure con loro».

C’è infine la neonata Generazione Italia, che ambisce a rosicchiare consensi proprio tra gli “ex-aennini”: «La rispetto e non escludo che ci si possa sedere ad un tavolo, senza dimenticare che restiamo accomunati da ideali e determinati valori di libertà che fanno parte del nostro Dna».