SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Trasformare le case da centri di consumo a punti di produzione di energia. E’ il desiderio, nemmeno troppo utopico, della società Ener20 che nei prossimi mesi fornirà impianti fotovoltaici per tetti di 500 abitazioni sambenedettesi.
Una scelta che avverrà solo su richiesta degli stessi residenti, alla quale seguirà un sopralluogo della ditta che intende così stimolare l’attenzione da parte del privato, in genere distaccato nell’affrontare l’argomento.
«Ciò accade – spiega l’assessore all’Ambiente, Paolo Canducci – perché l’installazione iniziale ha un costo corposo e l’ammortizzamento delle spese avviene solo dopo molti anni. In questo caso invece ci troviamo di fronte ad un’offerta completamente gratuita».
L’unico sforzo dei cittadini interessati sarà infatti quello di annullare il precedente contratto con l’azienda di riferimento per l’energia elettrica e passare alla stessa Enerventi, con la quale verrà sottoscritto un nuovo abbonamento.
«La società gestirà l’apparecchiatura e non verrà chiesto un euro – spiega il responsabile della Ener20 Gianluca Lancellotti, affiancato dai collaboratori Emanuele Saccari e Claudio Riccucci – mentre dalla bolletta si ricaverà un risparmio del 70%, al netto delle tasse e delle imposte. Nei condomini bisognerà ovviamente raggiungere l’accordo all’unanimità».
Per quel che riguarda il montaggio degli specchi, questo sarà affidato esclusivamente ad imprese locali: «La grande valenza dell’iniziativa – prosegue Canducci – combacia con la grossa incidenza che avrà sull’economia del territorio».
«San Benedetto sta crescendo – ha dichiarato soddisfatto il sindaco Gaspari – e piano piano si sta cercando di incrementare la cultura nell’ambiente. L’utilizzo dei tetti è meno impattante di quello delle campagne. Certo è però che se non si vuole il Nucleare, questa è l’unica altra possibilità di soluzione. L’alternativa ulteriore sarebbe quella di diventare degli Hamish…».
Per informazioni e contattare l’Ener20, chiamare il 331/1538600 o il 338/9192245.
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Idea ottima! Ambiente ed energia rinnovabile possono essere il futuro dell’Italia e ovviamente anche di San Benedetto.
Io ho installato 2,3 Kw di pannelli sul tetto di casa…funzionano alla grande: alle 10:30 del mattino hanno già prodotto l’intero fabbisogno giornaliero della casa.
Per non parlare poi delle prospettive a breve-medio termine: in effetti entro pochi mesi saranno commercializzate le prime auto elettriche prodotte in serie…ciò vuol dire che potrei fare il pieno a casa…gratis grazie ai pannelli solari.
Benvenuti nel futuro
Non è tutto oro quello che luccica. Non è gratis. Nel senso che loro si prendono per 20 anni gli incentivi che lo Stato avrebbe dato a voi. Leggetevi il contratto, ci sono clausole molto interessanti: in pratica non vi conviene recedere dal contrato prima di vent’anni altrimenti vi tocca comprare i pannelli e, in questo caso, pagate svariate migliaia di euro oppure se li prendono indietro ma, anche in questo caso, i soldi da cacciare sono tanti. Mi leggo ancora meglio il contratto e vi faccio sapere.
Fortuna ci sei tu che ci leggi il contratto e ci spieghi le clausole a noi poveri ignoranti analfabeti!!!Come faremmo a capire un contratto senza un interprete eccellente. Il contratto viene stipulato per 20 anni e si presume che nessuno voglia recedere,anche se qualora uno volesse recedere dopo tutto l’investimento che fa la ditta,è ovvio e giusto che l’azienda richieda i soldi dell’impianto in quanto è stato già comperato! Troppo facile fare come dici tu cioè, stipulare un contratto per 20 anni, farlo comprare all’azienda e metterlo su misura per il tetto della propria casa e dopo che ha pagato… Leggi il resto »
io non ho letto il contratto, dove si può trovare? Ma ho una domanda, dopo 20 anni chi si occupa dello smaltimento? il risparmio in bolletta in che modo è garantito? mi spiego meglio, se l’impianto tra 10 anni inizia a produrre poca energia a causa del decadimento dei pannelli, chi mi garantisce il risparmio? e inoltre chi mi garantisce un costo dell’energia competitivo negli anni visto che si opera nel libero mercato e ogni società è libera di alzare il costo dei kW?
Chi sta gestendo questo impiccio a San Benedetto ha gia avuto problemi con altre aziende. SI CAMBIA NOME MA LA MUSICA E’ “sempre la stessa. “leggete bene i contratti e se nel frattempo dovesse subentrare un’altra azienda .. la recessione puo essere fatta?
hhah la bufala nuova nuova … peccato Direttore che non hai pubblicato i miei precedenti info..
Dopo 20 anni che succede?
Se non voglio tenere i pannelli?
La ditta se li riprende? A spese sue?
E se nel frattempo (immagino fra 10 o 15 anni) subentri un’altra azienda?
Sei mesi prima della scadenza del contratto puoi decidere se liberarti dai pannelli (spese di smaltimento totalmente a carico della società) o se tenerli fino alla “fine” (sono garantiti per 35 anni) usufruendo direttamente del conto-energia. Si sta diffondendo una leggenda metropolitana: si accomunano le spese di smaltimento del pannelli fotovoltaici a quelle dei materiali pericolosi tipo eternit. Niente di più sbagliato: Il costo di smaltimento dei pannelli fotovoltaici si aggira sui 50 cent. a mq !!
se qualcuno ha tempo e capacità per analizzare attentamente il contratto e mette a disposizione di tutti il responso fa un bel servizio alla comunità. ancora meglio se si riuscisse a fare un confronto tra le condizioni proposte dalla ditta in oggetto e quelle praticate dagli altri principali soggetti del mercato energetico.
Allora, il contratto l’ho letto ed è disponibile presso il sito della ENER20. Il problema principale non è il DURANTE ma il DOPO!! Dopo vent’anni diventa tuo, quindi rimane utilizzabile per quanto ancora? 5-10 anni? con resa molto inferiore certo (i mirabolanti 75-80% di resa dopo vent’anni sono solo teorizzati, nessuno li ha effettivamente provati per vent’anni…). Poi arriva il dunque: lo smaltimento? Sono attualmente teorizzati 100 euro (al ribasso…) da pagare per smaltire 1 metro quadro di pannelli, i 45 metri necessari ad ogni singola abitazione comportano quindi 4500 euro da pagare. Niente, direte. Certo, ma per uno che… Leggi il resto »
Qua ci sono due dati molto diversi: Marinucci scrive che il costo di smaltimento si aggira sui 50 cent al mq, mentre Walko parla di 100 euro.
Qual è la verità?
Scusate c’è stato un lapsus sull’unità di misura: lo smaltimento costa 50 cent. al Kg (come un qualsiasi materiale elttrico), 1 mq sono circa 6 Kg quindi smaltire un impianto di 30mq costa all’incirca 100 euro.
La vera domanda non è se Enerventi abbia o no proposto un contratto conveniente al cliente finale. Questa è una domanda alla quale non è possibile rispondere oggettivamente, ma soltanto soggettivamente. Poichè l’installazione dell’impianto, ad esempio, comporta l’impossibilità di utilizzare diversamente il proprio lastrico solare per 20 anni, è evidente che la sua realizzazione può anche essere un danno per qualcuno. Così come è altrettanto evidente che alcuni (secondo me modestissimi) vantaggi di tipo economico questa proposta li comporta. Ma ognuno è libero di fare le considerazioni che vuole. La cosa che invece ritengo davvero incredibile, per quanto viscida e… Leggi il resto »
@Valko: tutto giusto, bisogna soltanto chiarire una cosa: cioè che dire che la resa ENERGETICA è del 75% dopo vent’anni (percentuale credibile) NON vuol dire che la resa ECONOMICA sia del 75% rispetto al primo anno, dal momento che saranno scaduti gli incentivi statali. Il prezzo dell’energia prodotta, insomma, sarà (con ogni probabilità, perchè evidentemente non ho la palla di vetro) sostanzialmente trascurabile, così come il risparmio. Insomma: Ener20 gestisce l’impianto finchè rende e poi te lo restituisce quando non rende più. Il che rende comprensibile perchè te lo regala.
Per fare una precisazione: sul manuale della maggior parte dei pannelli fotovoltaici c’è scritto che hanno una vita di 30 anni dopo di che devono essere smaltiti, la resa energetica si ha per 20/25 anni con decadimento graduale ma la garanzia per difetti di fabricazione è di 5 anni. Questo per chiarire che dopo 20 anni i pannelli rendono quasi niente; inoltre vorrei precisare che se non ci fossero gli incentivi statali nessuno installerebbe neanche un pannello perchè non si ripagerebbero neanche in 50 anni. I pannelli sono un investimento perchè ci sono gli incentivi; discorso diverso è per i… Leggi il resto »
Scusate, ma i pannelli nn sono fatti di silicio? Perchè se sono fatti di silicio il prolema dello smaltimento è auasi inesistente. “rottamare” un pannello nn sar mai una spesa eccessiva poichè il silicio viene utilizzato in svariate produzioni… dai componenti elettronici al vetro. Ad oggi la spesa è circa 50 euro al Kw nn al mq irrisoria. Il discorso poi è molto semplice: se si ha la disponiblità economica per investire allora ragazzi fatelo di proprietà… con tutti i costi di manutenzione anessi. altrimenti perchè nn risparmiare e poi sapete che bastano i pannelli a rendere l’abitazione i di… Leggi il resto »
Non avevo letto questo pezzo di Stefano82, chiarissimo a tal punto CHE : fra 25 anni CHI TOGLIERA’ dai propri tetti questi pannelli?? e quanto costerà toglierli e smaltirli ??
Fare dei conti in tasca a qualcuno è INFORMAZIONE.. Oggi lo ripetiamo è solo ed esclusivamente a vantaggio di chi produce o installa, domani chi ci rimettera’?
Dopo 20 anni lo smaltimento è a carico della società. Comunque lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è equiparato a quello di qualsiasi materiale elettrico e costa 50 cent. al chilo (0,50 euro/Kg). Per un tetto bastano quindi un centinaio di euro.
Se la Società non è chiusa o fallita prima … carissimo Andrea ti ritengo abbastanza intelligente per cercare di capire la mia domanda: sai quanto costa un operaio per rimuoverle in sicurezza? Ti ripeto sicurezza e non come fanno oggi con operai sui tetti senza nessuna sicurezza sicuramente tutti extracomunitari, vuoi vedere le foto?