SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se ne fece un gran parlare, in città, nell’autunno scorso. La cassa di colmata, assicura l’assessore alle attività portuali Settimio Capriotti, a breve sarà ricoperta sulla sua superficie.
Come noto, si tratta di una vasca aderente al molo nord del porto peschereccio, nella quale sono stati depositati due diversi carichi di materiale sabbioso nel quale i tassi di inquinamento sono tali da non permetterne la distribuzione lungo le spiagge erose dal mare. Il primo deposito venne fatto nel 2008, con la sabbia non compatibile prelevata dai fondali dell’imboccatura del porto nel corso del dragaggio di quella primavera. Il secondo deposito, quello che creò più polemiche e timori, avvenne l’autunno scorso. Si trattava di sabbie e fanghi inquinati provenienti dal porto canale di Senigallia.
La cassa di colmata, che nelle intenzioni di Regione e Genio Civile (e di riflesso del Comune) sarebbe dovuta diventare una sorta di nuova banchina portuale (con una superficie occupabile da locali pubblici e ristoranti, azzardò l’ex assessore regionale, il Verde Gianluca Carrabs), di fatto non è mai stata ricoperta. Messa in sicurezza sì, assicurano le istituzioni, con le scogliere lungo i lati e i teli impermeabili sul fondo che impedirebbero gli sversamenti in mare del materiale inquinato (che comunque sempre dal mare proveniva, era questo il leit motiv fra gli amministratori pubblici). Alcune analisi universitarie commissionate dal Comune sulle acque sottocosta, poi, misero in luce la salubrità del mare e del pescato.
La copertura, promessa e poi ancora non effettuata, pare che ora abbia visto giungere il suo momento. Interpellato su questo tema da Rivieraoggi.it, l’assessore Capriotti ha assicurato che i lavori stanno per iniziare e saranno contestuali ai lavori di manutenzione straordinaria agli attacchi dei pescherecci, finanziati dal Genio Civile Opere Marittime nel dicembre scorso. La ditta che ha ricevuto l’appalto, la “Pasqual Zemiro”, secondo quanto riferisce Capriotti si occuperà anche della copertura alla cassa di colmata
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http://www.sambenedettoggi.it/2009/10/30/81569/colmata-non-lasciate-solo-il-soldato-capriotti/
Le analisi non vanno fatte al largo e dire "allora la cassa non inquina", ma occorre valutare la qualità delle acque prospicienti l'arenile, e ciò che sull'arenile e sul fondo marino si è depositato. Se tutto è nella norma, la finiamo qui. Ma se si sono verificate alterazioni della qualità delle acque con sversamento di metalli pesanti, che si dia seguito a quel che si deve.
se è per questo avevano anche detto che avrebbero abbattuto il muro. La solita promessa "da marinai" di questa amministrazione.
cassa di colmata senza copertura……………. mi ripeto x l' ennesima volta che la cassa in oggetto è nata male e muore peggio!! la flotta peschereccia sta scomparendo, lo sversamento di metalli di tutto e di più, ha fatto e continua a fare il suo percorso distruttivo, ma qualcuno ha pensato che siamo prossimi alla stagione estiva ed ancora nn si è messa in sicurezza ( inertizzare) ma la balneazione a ridosso della suddetta cassa è sicura?? i preposti che aspettano a segnalare la balneazione, conforme per la nostra sicurezza?? resto nel leggere le affermazioni dei nostri amministratori più che allibito,… Leggi il resto »
Daniele i marinai fanno delle promesse, in certe situazioni, che nn voglio elencare o specificare!!! è un detto, giustificato!!
nn mischiare la lana con la seta!!
questa amministrazione nn sà se il mare è dolce o salato!! questo è il risultato.Ti saluto.
Ma no Daniele, è che stanno ancora decidendo chi possa costruirci sopra. Abbi pazienza, falli decidere e vedrai che nel giro di pochi giorni sarà tutto pronto! Queste sono le "Grandi opportunità" della cassa di colmata tanto cantate da Gaspari…
(da leggere con tono ironico)