MASSIGNANO – L’amministrazione comunale di Massignano nella seduta consigliare del 16 dicembre 2009 ha approvato per la Contrada Marezi, con il voto contrario del gruppo di minoranza “Trasparenza e Partecipazione“, una variante al vecchio Programma di Fabbricazione finalizzata alla “Realizzazione di complesso residenziale-ricettivo per uso sociale, culturale e il ritorno alla tradizione dei luoghi”. Tale variante consentirà ad un unico privato la realizzazione di un agglomerato di espansione residenziale di 25 mila metri cubi, corrispondente a circa 115 appartamenti di 80 metri quadrati.
Il gruppo “Trasparenza e Partecipazione” ha fatto presente come il nuovo Piano Regolatore Generale sia ancora in fase di approvazione da parte della Provincia di Ascoli Piceno e che l’area interessata dalla futura edificazione è zona agricola di particolare pregio storico-artistico e di particolare interesse paesaggistico ambientale, caratterizzata da un paesaggio rurale integro e tipicamente marchigiano. «Basti pensare – spiega il gruppo di minoranza – che all’interno dell’area è sito il complesso monumentale vincolato del “Crocifisso“, costituito da una chiesa e dai ruderi di un ex-convento. Tale paesaggio, costituisce per i nostri territori un fondamentale assetto economico e promozionale. Comprometterlo significherebbe colpire fortemente l’offerta turistico-ricettiva di Massignano».
Inoltre la minoranza ha rilevato che il nuovo insediamento edilizio sottrarrà ingenti volumetrie al Piano Regolatore il cui iter di approvazione è in corso.
La minoranza tiene a ricordare infine che l’amministrazione comunale di Massignano, con la delibera numero 14 del 20 aprile 2009 (contrariamente a quanto espresso dalla Giunta Provinciale allora guidata da Massimo Rossi), ha affermato che «la tipicità del territorio comunale di Massignano è quella di avere un consistente edificato sparso nelle zone rurali, e certamente la previsione di un piccolo agglomerato di espansione residenziale di circa 25 mila metri cubi, edificato su una superficie territoriale di circa 46 mila metri quadrati, non costituisce contrasto con la tipologia urbanistica ed edilizia delle zone agricole extraurbane».
«Certo è che l’equivalente di 115 appartamenti da 80 metri quadrati non sia proprio quello che si definisce “un piccolo agglomerato”» conclude il gruppo consigliare “Trasparenza e Partecipazione”.
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Solito giochino….si rendono edificabili aree a discapito del bene e dell'interesse comune ma per favorire il profitto privato di pochi. Sarebbe interessante vedere se ai membri dell'amministrazione o loro parenti, saranno venduti alcuni di quegli appartamenti…..
Complimenti al consigliere comunale di Massignano Marco Del Prete, che sta conducendo con passione, insieme ai suoi colleghi di gruppo, una battaglia sacrosanta contro l'ennesimo scempio al paesaggio del nostro territorio.
questa storia di massignano va avanti da molto tempo , in barba al buon senso e alle leggi paesaggistiche. Ma solo in funzione di tornaconto di speculatori e privati investitori. Consiglierei agli oppositori ricorso al tar. D'altra parte questa "potenza" sui piani regolatori da parte di meschini comuni è una tra le cose più devastanti del nostro territorio e della nostra Italia: ognuno cementifica dove gli pare e quanto gli pare, tanto che me ne importa. Il risultato: un paesaggio e testimonianze del passato offese dalla mano e dalla cecità dell'uomo per costruire palazzine che andranno a finire ancora una… Leggi il resto »
ma come ! fanno tanto gli ambientalisti dicendo che un centrale a biomasse devasterebbe il loro territorio e poi quando si tratta di cementificare le colline non dicono niente! boh! dov'è la coerenza!?
"Realizzazione di complesso residenziale-ricettivo per uso sociale, culturale e il ritorno alla tradizione dei luoghi"
Cosa c'entra il complesso edilizio con il ritorno alla tradizione dei luoghi?