Da RIVIERA OGGI N. 794, in edicola ogni martedì

«Il doppio senso deve restare», è il titolo di un articolo apparso sabato scorso sul Corriere Adriatico. Così il sommario: “Viabilità, i commercianti di via Marsala chiedono impegni precisi”. La richiesta evidenziata nel titolo è partita da non identificati commercianti-residenti sulla stessa strada. Il sommario dell’articolista è chiaramente rivolto alla giunta comunale.
Tutto normale fino a quando non si va a leggere il testo dell’articolo, nel quale non si capisce molto bene il punto in cui gli intervistati affermano che non è vero che il cambio di viabilità non sarebbe mai stato accettato dai commercianti della zona. Un controsenso in rapporto al titolo anche se di seguito gli stessi spiegano che la loro richiesta scaturisce dalla necessità di non renderla più pericolosa perché, così accadrebbe, con il senso unico. Chiedono quindi altre misure tipo l’eliminazione dei parcheggi in prossimità degli incroci, rallentantori di velocità con una motivazione finale, secondo me, un po’ “ricattatoria”: «Qui camminano ed attraversano la strada i nostri figli». Questa cosa mi fa arrabbiare tantissimo perché in via Marsala possono attraversare la strada i figli di tutti, non solo quelli dei commercianti-residenti. Non scherziamo con il fuoco per favore e stiamo attenti a quello che diciamo. I rallentatori effettivamente servirebbero ma con una strada a senso unico, adesso non risolverebbero nulla.
L’analisi va fatta nel merito e non con richieste personali (impegni precisi verso chi? Fuori i nomi) o legate a “minacce” come potrebbero rilevarsi quelle riferiti ai figli. E qui torno ad arrabbiarmi.
Cosa dovrebbero dire (in virtù della loro tesi) tutti i genitori delle molteplici strade a senso unico della città: via Carducci, via Roma, via Risorgimento, via Calatafimi dove non passa mai nessuno, via San Martino, via Pizzi, via Marinai d’Italia, via Piemonte, via Trento… E mi fermo: tutte strade dove non mancano di certo commercianti-residenti (che sciocchezza), cittadini solo residenti e bambini.
Meglio passare ai motivi che hanno spinto il nostro giornale, su richiesta principalmente di chi è costretto a passare su quella strada 5-6 volte al giorno (credo che siano proprio loro ad accampare diritti, molti di più di commercianti e residenti), a chiedere provvedimenti veri e seri su via Marsala ed il prolungamento di via Tommaseo verso nord.
I fatti dicono questo: così com’è la strada non ha la larghezza regolare per un doppio senso, nè l’eliminazione dei parcheggi in prossimità degli incroci risolverebbe il problema.
Le soluzioni sono due: l’eliminazione dei parcheggi (lasciando la possibilità di fermata) e il senso unico come in quasi tutte le strade importanti della Riviera delle palme.
La seconda soluzione è sicuramente la migliore. Servono dimostrazioni?
Eccone una: si metta una linea bianca continua in mezzo alle due carreggiate e anche un paio di vigili a controllare. Il Comune sambenedettese potrebbe risollevare il proprio bilancio con le multe per chi sorpassa la linea continua. Provare per credere.
Quindi bando alle ciance, come dice spesso un mio amico giornalista, e si metta immediatamente via Marsala a senso unico e anche via Ferri che ha problemi molto simili. La parola passa ora ai tecnici comunali preposti. Mi aspetto da loro motivazioni, stavolta più credibili, che impediscono il passaggio della strada a senso unico. Siamo in tanti a voler capire. Grazie.