SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche nella Riviera delle Palme ricorre il 9 maggio la “Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice”.

E proprio a proposito il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari ha affermato: «La nostra città non ha rimosso e non ha dimenticato nulla. Recentemente ha fatto riflettere tutti noi il pregevole lavoro di Luigi Maria Perotti dedicato al caso Peci. Patrizio Peci fu poi il primo pentito delle Br e pagò questo gesto con il rapimento e l’uccisione di suo fratello, Roberto Peci».

«Roberto – spiega Gaspari – fu prelevato in via Arrigo Boito, ed è mia intenzione intitolare questa via proprio a lui. Ricordiamo però che quello non fu l’unico fatto di sangue a San Benedetto in quegli anni: ci fù l’uccisione di una persona estranea al terrorismo, in via Ugo Bassi, il ferimento di una cassiera nel tentativo di scipparle del denaro, davanti alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, e altri episodi ancora».

Il 9 maggio è il “Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo” perchè in quella data fu ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro e a capo delle Brigate Rosse e di quella scellerata impresa c’era un uomo come Mario Moretti, nato e cresciuto a Porto San Giorgio. «Nello stesso giorno dello stesso anno – ricorda il sindaco – fu ucciso Peppino Impastato, vittima della mafia, esempio di coraggio che abbiamo voluto ricordare durante la scorsa festa del patrono San Benedetto Martire, intitolandogli una via al Paese alto».

«Lo Stato italiano – conclude Gaspari – ha saputo sconfiggere il terrorismo grazie all’impegno di uomini come Carlo Alberto Dalla Chiesa, che iniziò peraltro la sua carriera nell’Arma dei Carabinieri a San Benedetto, partecipando alla Resistenza. La memoria di fatti così recenti da arrivare a lambire il presente è un dovere che abbiamo verso i giovani che hanno diritto di sapere e ad una società più giusta».