SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Conferenza stampa al Florian di San Benedetto per presentare i candidati a sindaco del Comune di Monteprandone Stefano Stracci e a consigliere provinciale nel collegio di Monteprandone Orlando Ruggieri. Presente anche l’attuale sindaco Bruno Menzietti, il vicesindaco Adriano Bordoni e l’assessore al Bilancio Romano Speca.
STEFANO STRACCI: Presentiamo la nostra campagna elettorale, che ha come slogan il “cantiere comune” perché è il luogo anche ideale per costruire con i cittadini la città che vogliamo, anche perchè sarà un cantiere aperto. Il nostro è un territorio con caratteristiche molteplici, con grande sviluppo urbanistico e crescita degli abitanti. Domani pomeriggio alle 16,30 inauguriamo un piccolo punto di incontro in Viale De Gasperi 159 a Centobuchi, e poi partirà la campagna elettorale. Ci ho tenuto che con me ci fossero il sindaco Bruno Menzietti al quale mi lega un affetto personale da tanti anni, ma vorrei che lui mi accompagnasse in questo percorso e mi desse i consigli e questa lista che si vuole presentare per amministrare la città, in continuità con le amministrazioni di centrosinistra sia di Menzietti che di Ruggieri, al mio fianco anche lui.

Vogliamo costruire un progetto con una lista con tutti i partiti del centrosinistra ma che sarà aperta, perché aperta al contributo di tutte le sensibilità civiche e impegnate nella comunità, per far sì che l’amministrazione possa parlare al di là degli steccati di schieramento. Vogliamo dialogare con la comunità.

Oggi non darò indicazioni programmatiche, ma lo faremo prossimamente. Nomi di candidati? Siamo in continuità nel centrosinistra e quindi faremo colloqui coi partiti. Ci sarà una buona combinazione tra nuove esperienze ed esperienze consolidate.
BRUNO MENZIETTI Mi fa piacere essere qui con Stefano e Orlando Ruggieri. Il nostro è stato un comune bene amministrato da Ruggieri e poi da noi. Il nostro territorio si sviluppa con una velocità diversa rispetto agli altri comuni della Vallata, nel 2008 siamo cresciuti di 405 unità e di 385 nel 2007, adesso siamo quasi a 12 mila residenti. Abbiamo la necessità che il Comune sia amministrato con competenza, così come prima di me l’ha fatto Ruggieri. Sono contento di passare il testimone ad un giovane, ha l’età di mio figlio e di questo sono contento. Sono convinto che riuscirà a far bene non quanto me ma meglio di me, e credo che sarà capace di mettere in piedi una squadra facendo una buona miscela tra esperienze consolidate e nuovi entusiasmi. Sarà una lista civica aperta alla società ma avrà nei partiti un punto di riferimento.

Auguro anche ad Orlando Ruggieri la migliore riuscita in quanto candidato alle provinciali per il collegio di Monteprandone. Io ho deciso di non ricandidarmi, neppure come consigliere, torno al mio lavoro di insegnante che ho fatto e so fare bene. La politica è la mia passione dal 1975 quando per la prima volta ho fatto il consigliere comunale. Voglio ricordare un grande personaggio di Monteprandone, Fabio Isopi, che tanti anni fa mi disse che dalla politica non si va in pensione. Per quel che mi riguarda significa servire il proprio paese, e lo si può fare da sindaco ma come iscritto al Partito Democratico. Così io ho continuato programmi e linee di Ruggieri, mi auguro e ne sono convinto – altrimenti sarei critico – che continuerai nel solco tracciato prima di te da Ruggieri e poi da me. Mi riferisco al sociale, all’attenzione per i ceti meno abbienti, per le associazioni. Mi sono impegnato per fare le gare per appalti per due milioni di euro. Sono contento che la scelta sia ricaduta su Stefano Stracci.

ORLANDO RUGGIERI Ho fatto il sindaco dal 1994 al 2004, poi il testimone è passato a Menzietti in perfetta continuità, penso solo al piano regolatore, e credo che Stefano non farà fatica a continuare questo percorso. Se la popolazione cresce significa che il sistema di Monteprandone urbanistico e industriale abbia funzionato. Non mancano questioni di criticità: abbiamo diverse questioni da affrontare, come la crisi occupazionale forte che inizia a colpirci. Credo che l’attivismo di Stefano e le sue capacità dimostrate nella gestione dell’Ato dimostrino che non farà fatica ad orientare la sua attività. La sua investitura dimostra capacità amministrative di valore e livello, sia io che Bruno abbiamo riposto le nostre aspettative e anche le nostre critiche, se ci dovranno essere, nella persona giusta. Certo, è stato un percorso frutto di un confronto acceso, ma credo che nella discussione sia prevalsa l’idea di una continuità amministrativa cercando la massima partecipazione dei cittadini. La candidatura è quindi la migliore, rafforzata proprio dalla discussione.

Riguardo la mia candidatura, sono orgoglioso dell’unanimità che mi ha dato il partito. La mia idea è quella della Città Territorio, tra San Benedetto e Ascoli, di circa 200 mila abitanti, che metterà in risalto le peculiarità dei singoli comuni, con uno sviluppo armonico del territorio. Abbiamo grandi potenzialità a livello industriale e di sviluppo, mentre il Pd si è già dotato di sfide importanti nelle infrastrutture e logistica, ad esempio.

Certo, a livello provinciale, a sinistra, avremo anche l’altra lista, quella di Massimo Rossi, ma credo che anche nel forte confronto riusciremo a confermare il nostro governo. In provincia la nostra alleanza sarà riconfermata.

AATO: adesso non si cumulano le indennità con quella del sindaco, ma in Consiglio Regionale se ne interessa: nel 2010 solo i sindaci capofila potranno diventare presidenti dell’AATO. Per il momento so che sono due cose abbastanza importanti, valuterò poi a giugno, a me non piace cumulare gli incarichi.

PRIMARIE
Non è forse meglio rivedere il meccanismo delle primarie, che a Monteprandone, alla fine, con tre candidati forti, non si sono svolte, e in Provincia, invece, sono state un po’ all’acqua di rose, rompendo di fatto la coalizione di governo? Risponde Ruggieri: Credo che siano state enfatizzate. Credo che le primarie provinciali sia stato un percorso coerente, noi le abbiamo pensate che le primarie di partito avessero portato a delle primarie di coalizione, ma non per noi stessi, ma per proporre un candidato a confronto di Massimo Rossi. Questa cosa mi ha sorpreso, non capisco perché non si è accettato un percorso del genere. A Fermo non ha vinto Offidani, candidato del Pd, ma Cesetti, rappresentante dell’ambientalismo. E il fatto che Massimo Rossi non abbia accettato mi sembra strano. Così non è stato, noi siamo con un candidato interno al Pd. Noi dall’estate scorsa abbiamo dato segnali programmatici anche critici rispetto all’attuale amministrazione. Mi meraviglia che Rossi si voglia sottrarre a questo percorso. Si può discutere, il fatto che ci si sia sottratti al confronto mi ha stupito. Certo, forse il percorso delle primarie è da rivedere, è un po’ faragginoso, ma preferiamo un partito vivo, anche che litiga, piuttosto che partiti che nascono su un predellino o dietro improvvise dichiarazioni.