*In questi ultimi giorni la polemica divampa in merito alla ristrutturazione dei primi settecento metri del lungomare (non so cosa accadrà per i rimanenti tremilatrecento). Purtroppo come accade da troppo tempo con l’attuale amministrazione tutti gli interventi finora realizzati creano accese discussioni soprattutto per un mancato coinvolgimento dei cittadini, dei comitati di quartiere e delle associazioni basti ricordare alcune opere, il parco di via Mentana, un intervento che ha creato solamente disagio ai cittadini residenti, ai commercianti, agli ambulanti, alla viabilità, lavori fatti solo per promesse elettorali non si capisce l’utilità dell’intervento.
Per non parlare poi dei rallentatori e rotatorie posti in alcuni quartieri della nostra città anche qui disagio per i cittadini e per gli automobilisti i lavori effettuati sono antiestetici, pericolosi per i motorini, per i ciclisti rallentano il traffico(quindi inquinamento) e non portano alcun beneficio alla cittadinanza. L’intervento sul lungomare l’avevamo posto noi della opposizione in una delle prime riunione della commissione urbanistica perché in vista dell’approvazione del piano regolatore di spiaggia (anche questo stravolto in fase di discussione all’interno dei partiti di maggioranza) ponevamo la questione del lungomare come priorità per rilanciare il turismo attraverso una riqualificazione ed uno strumento di rilancio degli investimenti delle strutture ricettive attraverso il nuovo prg (altra perla di questa amministrazione).
*Nino Capriotti, consigliere comunale SDI
I lavori finora realizzati hanno creato un acceso dibattito soprattutto dagli addetti ai lavori e parlo dei concessionari di spiaggia di quel tratto di lungomare, degli albergatori, dei comitati dei quartieri dei pochi cittadini che hanno potuto passeggiare sui lavori eseguiti e di alcune forze politiche. E’ chiaro che quando si affrontano lavori di questa dimensione, la discussione ed il confronto sono necessari per spiegare ai cittadini perché si investono euro 2.200.000,00 (realizzati con la vendita della farmacia comunale) per riqualificare settecento metri di lungomare, che tipi di materiali vengono usati, che tipo di manutenzione avrà bisogno in futuro e poi naturalmente la scelta della ditta della realizzazione dei lavori. Io che vivo e opero in quel contesto e corro spesso con i miei amici, vorrei fare alcune considerazioni maturate con un confronto con gli addetti ai lavori, e parlo di operatori turistici i quali credono ancora in questa città.
Io credo che si potesse fare un intervento più leggero e meno oneroso con materiali meno appariscenti (i materiali usati e la messa a dimora sono a mio avviso molto discutibili) ma più confacenti per una città che vive di turismo balneare non più di quattro mesi all’anno, senza avere insediamenti commerciali sul lato ovest del lungomare dove oramai ci sono più insediamenti residenziali piuttosto che strutture ricettive.
Io credo che le esigenze della nostra città con l’investimento per la realizzazione del lungomare comprometterà una parte dello sviluppo futuro, proprio del turismo, perché dobbiamo sempre di più puntare ad un rilancio del turismo attraverso interventi legati al congressuale, al fieristico, ai turismi culturali gastronomici, i quali possono dare risposte per dodici mesi facendo tornare ad investire gli operatori per una riqualificazione delle strutture ricettive e cercare di combattere la forte disoccupazione soprattutto tra i giovani che sta investendo il nostro territorio.